Disc 1 | ||||||
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Musica e testo : V. Nocenzi, V. Ferri
Mille poesie ho inventato per te, tu le ascoltavi sognando il mio amore. Ora mi chiedo perche te ne vai, via da me. Capisco che le cose piu belle hanno la vita soltanto un istante e poi si perdono come io, io perdo te... Mille poesie lasciate da sole, Tante parole non hanno piu senso e resta freddo ogni giorno, ogni giorno d'estate... Quel poeta no, non esiste piu, lui piange e pensa a te e pensa a te... Mille poesie lasciate da sole, tante parole non hanno piu senso e resta freddo ogni giorno, ogni giorno dell'estate. Mille poesie bruciate dal sole...quel poeta no, non esiste piu, lui piange e pensa a te e pensa a te... |
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4. |
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Musica e testo : V. Nocenzi
Se la mia donna crede solo in me, non cercare di cambiarle i pensieri. Non puoi farci niente vali troppo poco, sei piu povero di chi non ha niente. Niente io valevo per te, pensavi che avrei campato sempre cercando inutilmente qualcosa di piu. Niente io saro per te ma non cedero, per l'ultimo tramonto, non saro un uomo vinto, come pensi tu. Niente io valevo per te, pensavi che avrei campato sempre cercando inutilmente qualcosa di piu. Niente io saro per te ma non cedero, per l'ultimo tramonto, non saro un uomo vinto, come pensi tu. No ! |
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5. |
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6. |
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Lascia lente le briglie del tuo ippogrifo, o Astolfo,
sfrena il tuo volo dove piu ferve l'opera dell'uomo. Pero non ingannarmi con false immagini ma lascia che io veda la verita e possa poi toccare il giusto. Da qui, messere, si domina la valle cio che si vede e. E se l'imago e scarno al vostro occhio scendiamo a rimirarla da piu in basso e planeremo in un galoppo alato entro il cratere ove gorgoglia il tempo. |
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7. |
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8. |
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Da bambino ci montavo su
al cavallo con la testa in giu galoppavo senza far rumore gli zoccoli di legno che volavano sui fiori non sciupavano i colori. Stan cantando al mio funerale chi mi piange forse non lo sa che per anni ho cercato me e passo dopo passo con le spine ormai nei piedi tanto stanco, stanco. Io sono arrivato nel giardino del mago dove dietro ogni ramo crocifissi ci sono gli ideali dell'uomo grandi idee invecchiate nel giardino del mago io sto appeso ad un ramo dentro un quadro che balla sotto un chiodo nell'aria sono la che ho bisogno di carezze umane piu di te. E il tempo va, il tempo va passa e il tempo va, il tempo va passa e va E tu che fai, e tu che fai e tu e tu che fai, e tu che fai che fai? Sono finito ormai quaggiu ma vieni via ma vieni via vieni via! Non posso tornare restero se resterai se resterai che farai? Ogni creatura del giardino del mago vive tutto il suo tempo dentro in un albero cavo C'e chi ride chi geme chi cavalca farfalle chi conosce i futuri chi comanda alle stelle come un re Comanda le stelle, comanda le stelle, comanda le stelle, comanda le stelle, ma chi e che comanda da se Com'e strano oggi il sole non si fa scuro chissa perche forse la sera non verra a uccidermi ancora ha avuto pieta solo ora. Per pieta della mia mente che se ne va il giorno aspettera per me si fermera un po' di piu vedo gia foglie di vetro alberi e gnomi corrersi dietro torte di fiori e intorno a me leggeri cigni danzano a che serve poi la realta. Coi capelli sciolti al vento io dirigo il tempo il mio tempo la negli spazi dove morte non ha domini dove l'amore varca i confini e il servo balla con il re corona senza vanita eterna e la strada che va. |
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9. |
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10. |
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Gloria a Babele
Rida la Sfinge ancora per millenni Si fabbrichi nel cielo fino a Sirio Schiumino i cavalli sulla Via Lattea Ma Quanta vita ha ancora il tuo intelletto Se dietro a te scompare la tua razza |
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Disc 2 | ||||||
1. |
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Prova, prova a pensare un po' diverso
niente da grandi dei fu fabbricato ma il creato s'e creato da se cellule fibre energia e calore. Ruota dentro una nube la terra gonfia al caldo tende le membra Ah la madre e pronta partorira gia inarca il grembo vuole un figlio e lo avra figlio di terra e di elettricita. Strati grigi di lava e di coralli cieli umidi e senza colori ecco il mondo sta respirando muschi e licheni verdi spugne di terra fanno da serra al germoglio che verra. Informi esseri il mare vomita sospinti a cumuli su spiagge putride i branchi torbidi la terra ospita strisciando salgono sui loro simili e il tempo cambiera i corpi flaccidi in forme utili a sopravvivere. Un sole misero il verde stempera tra felci giovani di spore cariche e suoni liberi in cerchio muovono spirali acustiche nell'aria vergine. Ed io che stupido ancora a credere a chi mi dice che la carne e polvere. E se nel fossile di un cranio atavico riscopro forme che a me somigliano allora Adamo no non puo piu esistere e sette giorni soli son pochi per creare e ora ditemi se la mia genesi fu d'altri uomini o di un quadrumane. Adamo e morto ormai e la mia genesi non e di uomini ma di quadrumani. Alto, arabescando un alcione stride sulle ginestre e sul mare ora il sole sa chi riscaldare |
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2. |
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3. |
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4. |
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5. |
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6. |
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In questi giorni e certo autunno giu da noi
Dolce Marta Marta mia Ricordo il fieno e i tuoi cavalli di Normandia Eravamo liberi liberi Sul muro immagini grondanti umidita Macchie senza liberta Ascolta Marta in questo strano autunno I tuoi cavalli gridano urlano incatenati ormai Cosa dire soffocare chiuso qui perche Prigioniero per l'idea la mia idea perche Lontano e la strada che ho scelto per me Dove tutto e degno di attenzione perche vive Perche e vero vive il vero Almeno tu che puoi fuggi via canto nomade Questa cella e piena della mia disperazione Tu che puoi non farti prendere Voi condannate per comodita Ma la mia idea gia vi assalta Voi martoriate le mie sole carni Ma il mio cervello vive ancora ancora Lamenti di chitarre sospettate a torto Sospirate piano E voi donne dallo sguardo altero Bocche come melograno Non piangete perche io Sono nato nato libero libero Non sprecate per me una messa da requiem Io sono nato libero |
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7. |
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Non mi svegliate ve ne prego
Ma lasciate che io dorma questo sonno Sia tranquillo da bambino Sia che puzzi del russare da ubriaco Perche volete disturbarmi Se io forse sto sognando un viaggio alato Sopra un carro senza ruote Trascinato dai cavalli del maestrale Nel maestrale, in volo Non mi svegliate ve ne prego Ma lasciate che io dorma questo sonno C'e ancora tempo per il giorno Quando gli occhi si imbevono di pianto I miei occhi, di pianto |
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8. |
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Tu chi sei, citta non citta
Che vivi appesa in giu Alle tue corde d'aria ferma. Travi, tubi senza dimensioni, Freddi quarzi invecchiati. I tuoi mille ascensori di carta velina Che vanno su e giu senza posa, Nessuno che scende, nessuno mai sale. Sottile non citta che reggi tutto su niente: Ogni retta poggia su se stessa, Ogni curva su se stessa, Assurdi equilibri spostati. Luci opache le tue rare stelle, Il tuo sole e spirato. Che altro ti resta se non l'uomo nudo Che io vedo ogni giorno Quel pazzo padrone, Poeta o predone, che vive sull'ultima trave. Si frega le mani poi ride, o non ride... Saltella leggero Dal trave a una curva Ma oggi l'ho visto tuffarsi nel vuoto Cosi d'improvviso Pero non so dire Se urlasse o ridesse. Qui il vento non soffia i rumori ma c'e il silenzio Che sa scrivere nell'aria ferma. Sottile non citta, fra i tuoi perenni grigi, sola. |