Disc 1 | ||||||
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1. |
| 3:31 | ||||
C'e`un posto bianco e un posto nero chissa dov'e
per ogni volo di pensiero dentro di te c'e un posto alto e un posto basso chissa dov'e per un violino e un contrabbasso dentro di te e un posto dove ci son io C'e un posto uovo e uno gallina chissa dov'e se non sai chi sia nato prima dentro di te c'e un posto in pace e un posto in guerra chissa dov'e in piedi o tutti giu per terra dentro di te e un posto dove ci son io che cerco un posto tutto mio li di fianco a te. C'e un posto vino e un posto pane chissa dov'e per quando hai sete oppure hai fame dentro di te c'e un posto verde e un posto rosso chissa dov'e per quel che resta o quel che passa dentro di te c'e un posto vero e uno bugiardo chissa dov'e per quando va la gatta al lardo dentro di te e un posto dove ci son io. C'e un posto tutto e un posto nulla chissa dov'e per una donna e una fanciulla dentro di te c'e un posto bello e un posto brutto chissa dov'e non sempre si puo avere tutto dentro di te c'e un posto fermo e uno animato chissa dov'e per come il mondo e disegnato dentro di te e un posto dove ci son io che cerco un posto tutto mio li di fianco a te. |
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2. |
| 4:49 | ||||
la luna si stanco
di guardare il mondo di lassu; prese una cometa, il volto si velo e fino in fondo al cielo cammino. E sorpresa fu che la bianca distesa non fosse neve. Eran solo sassi e i piedi si feri, piangendo di nascosto lei fuggi. Affrontare il mondo a piedi nudi non si puo e dall'alto a spiarlo lei resto. E sorpresa non e piu che la bianca distesa non sia neve. |
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3. |
| 0:51 | ||||
4. |
| 3:32 | ||||
Dimmi, buon signore
che siedi cosi quieto la fine del tuo viaggio che cosa ci porto? Le teste maculate di feroci tigri, per fartene tappeto le loro pelli? Sulle colline tra il quarto e il quinto mese, io per cacciare, da solo me ne andai. E fu cosi che col cuore in gola un agguato al daino io tendevo, ed invece venne il cervo che davanti a me si fermo. "Piango il mio destino, io presto moriro ed in dono allora a te io offriro queste ampie corna, mio buon signore, dalle mie orecchie tu potrai bere. Un chiaro specchio sara per te il mio occhio, con il mio pelo pennelli ti farai. E se la mia carne cibo ti sara, la mia pelle ti riscaldera e sara il mio fegato che coraggio ti dara. E cosi sara, buon signore, che il corpo del tuo vecchio servo sette volte dara frutto, sette volte fiorira." Dimmi, buon signore che siedi cosi quieto la fine del tuo viaggio che cosa ci porto? ...che cosa ci porto? |
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5. |
| 3:26 | ||||
non lo rimpiangerai
cogli la prima mela... Bella che cosi fiera vai non ti pentire mai cogli la prima mela... Danzala la vita tua al ritmo del tempo che va ridila la tua allegria cogli la prima melL.. Bella che cosi fiera vai non lo rimpiangerai cogli la prima mela... Bella che cosi fiera vai non aspettare mai cogli la prima mela... Stringilo forte a te l'amico che ti sorridera e fortuna a chi se ne va cogli la prima mela... |
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6. |
| 5:48 | ||||
per due soldi
un topolino mio padre compro. E venne il gatto che si mangio il topo che al mercato mio padre compro. Alla Fiera dell'Est per due soldi un topolino mio padre compro. E venne il cane che morse il gatto che si mangio il topo che al mercato mio padre compro. Alla Fiera dell'Est per due soldi un topolino mio padre compro. E venne il bastone che picchio il cane che morse il gatto che si mangio il topo che al mercato mio padre compro. Alla Fiera dell'Est per due soldi un topolino mio padre compro. E venne il fuoco che brucio il bastone che picchio il cane che morse il gatto che si mangio il topo che al mercato mio padre compro. Alla Fiera dell'Est per due soldi un topolino mio padre compro. E venne l'acqua che spense il fuoco che brucio il bastone che picchio il cane che morse il gatto che si mangio il topo che al mercato mio padre compro. Alla Fiera dell'Est per due soldi un topolino mio padre compro. E venne il toro che bevve l'acqua che spense il fuoco che brucio il bastone che picchio il cane che morse il gatto che si mangio il topo che al mercato mio padre compro. Alla Fiera dell'Est per due soldi un topolino mio padre compro. E venne il macellaio che uccise il toro che bevve l'acqua che spense il fuoco che brucio il bastone che picchio il cane che morse il gatto che si mangio il topo che al mercato mio padre compro. Alla Fiera dell'Est per due soldi un topolino mio padre compro. E l'Angelo della Morte sul macellaio che uccise il toro che bevve l'acqua che spense il fuoco che brucio il bastone che picchio il cane che morse il gatto che si mangio il topo che al mercato mio padre compro. Alla Fiera dell'Est per due soldi un topolino mio padre compro. E infine il Signore sull'Angelo della Morte sul macellaio che uccise il toro che bevve l'acqua che spense il fuoco che brucio il bastone che picchio il cane che morse il gatto che si mangio il topo che al mercato mio padre compro. Alla Fiera dell'Est per due soldi un topolino mio padre compro. |
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7. |
| 3:55 | ||||
La casa sua il signore di Baux
l'ha costruita sui sassi... La casa sua il signore di Baux l'ha costruita sui sassi... Passi di mille cavalieri segnano i suoi sentieri, vegliano dall'alto nella notte gelidi i suoi pensieri... La casa sua il signore di Baux l'ha costruita sui sassi... Gemono nel sonno i suoi cani sognando della caccia, siede a banchetto la sua dama lo sguardo assorto... fuoco e calore nelle sue sale danze, colori e allegria, canti e rumori, suoni di risa nella tua casa, signore di Baux. La casa sua il signore di Baux l'ha costruita sui sassi... e ancora lei rimane la e guarda passare gli anni... voli di uccelli verso il mare, l'ombra dei suoi pensieri, ha imbiancato le sue sale il vento salato... fuoco e calore nelle sue sale danze, colori, allegria, canti e rumori, suoni di risa nella tua casa, signore di Baux. |
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8. |
| 3:53 | ||||
9. |
| 3:52 | ||||
Come le onde del mare, come le onde del mare
balla la gente quando suono il mio violino. Mio cugino e prete a Kilvarnet, mio fratello e prete a Mocharabuiee. Ma io ho fatto piu di mio fratello e mio cugino: leggono nei libri di preghiere, io leggo nei miei libri di canzoni che ho comperato alla fiera di Sligo. Quando alla fine dei tempi noi ci presenteremo a Pietro, andremo da lui seduto in maesta, allora lui sorridera ai nostri tre vecchi spiriti, ma chiamera me per primo oltre il cancello. Perche sempre allegri sono i buoni, salvo che per cattiva sorte, e la gente allegra ama il violino, la gente allegra ama ballare. Quando mi vedono arrivare, corrono da me tutti gridando: "Ecco il violinista di Dooney! Vengono a ballare come le onde del mare. |
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10. |
| 3:09 | ||||
Sono io la morte e porto corona,
io Son di tutti voi signora e padrona e cosi sono crudele, cosi forte sono e dura che non mi fermeranno le tue mura. Sono io la morte e porto corona, io non di tutti voi signora e padrona e davanti alla mia falce il capo tu dovrai chinare e dell 'oscura morte al passo andare. Sei l'ospite d'onore del ballo che per te suoniamo, posa la falce e danza tondo a tondo: il giro di una danza e poi un altro ancora e tu del tempo non sei piu signora. |
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11. |
| 4:00 | ||||
12. |
| 5:43 | ||||
A. Branduardi / P.Panella
Sangre loviente in core Amai ma come moro non vivro mai Loviente sangre mit you por siempre e tu non piense a mme T'amo piu tuo son io che de moi son perdido e chiedo di me a les tue braccia a los tus besos now che sara de mi Aulentina tu non vivi per moi Tiranna mia tu non vivi per me I fou de love appriesse a tte Amor che a me me fas le feu, la glace, plaisir, dolor co ch'el vols Tiranna mia despotista tu si Tiranna mia pianto e riso y desir I fou de love appriesse a te Amor che a me me fas le feu, la glace, plaisir, dolor e scioglie el sangre loviente in core rossiente por ti Vurria vurria ma prima 'e muri Vida d'erotica ambicion e moratoria de l'amour e di esiziale inquisicion Tiranna mia ca ira Sangre Loviente in core io basio las palabras coi labbri miei e piu ti bramo si el tuo bel labbro palabra non e Galantina tu non vivi por mi Tiranna mia tu non vivi per me I fou de love appriessea tte Amor che a me me fas le feu, la glace, plaisir, dolor co ch'el vols Tiraanna mia despotista tu si Tiranna mia pIanto e riso y desir I fou de love appriesse a tte Amor che a me me fas le feu, la glace, plaisir, dolor e scioglie el sangre loviente in core morir je vurria d'amour con ti ma primma 'e muri I feu de love Tiranna tu si Sangriente love in core por ti |
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13. |
| 3:30 | ||||
A Branduardi/L.Zappa Branduardi
La luna del ghiaccio la luna dei fantasmi la luna calda del sole che ritorna La luna dei fiori la luna dei germogli ia luna gialla del grano che matura. La luna del riso la luna del raccolto la luna bianca del volo degli uccelli. La luna grande la luna delle foglie la piccola luna del sole che muore. E la pioggia goccia consuma la roccia; cosi, notte dopo notte le dodici lune. |
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14. |
| 5:39 | ||||
e camminando e camminando
stanno arrivando, stanno arrivando. e camminando e camminando stanno cantando, stanno cantando. e camminando e camminando stanno gridando, stanno gridando ora le stelle stanno cadendo le nostre mura stanno tremando e camminando e camminando a piedi nudi ballano i Santi trombe e tamburi ballano i Santi a braccia alzate ballano i Santi marciando lenti ballano i Santi |
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15. |
| 3:36 | ||||
e` la pulce d'acqua
che l'ombra ti rubo` e tu ora sei malato e la mosca d'autunno che hai schiacciato non ti perdonera` sull'acqua del ruscello forse tu troppo ti sei chinato tu chiami la tua ombra ma lei non ritornera` e` la pulce d'acqua che l'ombra ti rubo` e tu ora sei malato e la serpe verde che hai schiacciato non ti perdonera` e allora devi a lungo cantare per farti perdonare e la pulce d'acqua che lo sa` l'ombra ti rendera` e` la pulce d'acqua che l'ombra ti rubo` e tu ora sei malato e la mosca d'autunno che hai schiacciato non ti perdonera` sull'acqua del ruscello forse tu troppo ti sei chinato tu chiami la tua ombra ma lei non ritornera` e` la pulce d'acqua che l'ombra ti rubo` e tu ora sei malato e la serpe verde che hai schiacciato non ti perdonera` e allora devi a lungo cantare per farti perdonare e la pulce d'acqua che lo sa` l'ombra ti rendera` e` la pulce d'acqua che l'ombra ti rubo` e tu ora sei malato e la mosca d'autunno che hai schiacciato non ti perdonera` e allora devi a lungo cantare per farti perdonare e la pulce d'acqua che lo sa` l'ombra ti rendera` |
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16. |
| 5:00 | ||||
17. |
| 4:46 | ||||
Col mio soffio di vulcano cancellero
il gelo di questa stanza e col volo di una freccia trafiggero quella pallida luna a distanza; ci saro e non ci saro, continuero la mia invisibile danza, senza tracce sulla neve lieve saro, mi dirai di si o mi dirai di no. Avra il silenzio la voce che ho, e mani lunghe abbastanza, sara d'attesa e d'intesa, pero sapro quello che ancora non so. Col mio cuore di matita correggero gli errori fatti dal tempo e con passo di guardiano controllero che si ferni o che avanzi piu lento; ci saro e non ci saro, ti parlero con ogni fragile accento e saro traccia sulla neve, neve saro, mi dirai di si o mi dirai di no. Sul manoscritto l'inchiostro saro e mi avrai nero su bianco, saranno gli occhi o i tarocchi, pero sapro quello che ancora non so; mi dirai di si o mi dirai di no, mi dirai di si o mi dirai di no. Sarai sola nel tuo sole o solo saro, mi dirai di si o mi dirai di no, mi dirai di si o mi dirai di no. |