Disc 1 | ||||||
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1. |
| 5:22 | ||||
per due soldi
un topolino mio padre compro. E venne il gatto che si mangio il topo che al mercato mio padre compro. Alla Fiera dell'Est per due soldi un topolino mio padre compro. E venne il cane che morse il gatto che si mangio il topo che al mercato mio padre compro. Alla Fiera dell'Est per due soldi un topolino mio padre compro. E venne il bastone che picchio il cane che morse il gatto che si mangio il topo che al mercato mio padre compro. Alla Fiera dell'Est per due soldi un topolino mio padre compro. E venne il fuoco che brucio il bastone che picchio il cane che morse il gatto che si mangio il topo che al mercato mio padre compro. Alla Fiera dell'Est per due soldi un topolino mio padre compro. E venne l'acqua che spense il fuoco che brucio il bastone che picchio il cane che morse il gatto che si mangio il topo che al mercato mio padre compro. Alla Fiera dell'Est per due soldi un topolino mio padre compro. E venne il toro che bevve l'acqua che spense il fuoco che brucio il bastone che picchio il cane che morse il gatto che si mangio il topo che al mercato mio padre compro. Alla Fiera dell'Est per due soldi un topolino mio padre compro. E venne il macellaio che uccise il toro che bevve l'acqua che spense il fuoco che brucio il bastone che picchio il cane che morse il gatto che si mangio il topo che al mercato mio padre compro. Alla Fiera dell'Est per due soldi un topolino mio padre compro. E l'Angelo della Morte sul macellaio che uccise il toro che bevve l'acqua che spense il fuoco che brucio il bastone che picchio il cane che morse il gatto che si mangio il topo che al mercato mio padre compro. Alla Fiera dell'Est per due soldi un topolino mio padre compro. E infine il Signore sull'Angelo della Morte sul macellaio che uccise il toro che bevve l'acqua che spense il fuoco che brucio il bastone che picchio il cane che morse il gatto che si mangio il topo che al mercato mio padre compro. Alla Fiera dell'Est per due soldi un topolino mio padre compro. |
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2. |
| 2:55 | ||||
La grande quercia
che da sempre vegliava come un custode al confine del prato lo vide un giorno apparire da lontano: un vecchio uomo dal passo un po'lento... Vieni, vecchio uomo, il tuo riparo io saro, il tuo corpo stanco in un dolce abbraccio accogliero, Vieni, vecchio uomo, il tuo riparo io saro, al canto delle fronde il tuo capo cullero... Il vecchio uomo alla quercia si affido e dolcemente poi si addormento... L'uomo dormiva e tra se sorrideva col vecchio capo appoggiato alla mano: Sogno di essere diventato farfalla, di aver lasciato il suo vecchio corpo... la farfalla gialla su di un altro fiore si poso, di essere diventata un vecchio uomo addormentato poi sogno. |
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3. |
| 4:19 | ||||
Bambino mio,
ti porta il mare, ti culla l'onda, ti veste il fuoco. E calde le tue piume, chicco di grano... nuvola sottile, piccole mani; e la dove sarai ti porto il mare, se il mare e asciutto, il mio dono e pioggia... Ma dormi il tuo riposo, e ti daro il vento, se il vento e tempesta lo caccero lontano. Ma dormi e non pensare, avrai un amico cane, e abbaiera alla luna e i rospi nel fossato e il tuo campo di dalie e l'albero di pino e l'ombra dei suoi rami... Ma racconta a me i dolori perche gia sai. |
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4. |
| 4:29 | ||||
E tu bel bimbo, bimbo mio dolce,
dimmi, cosa vuoi che io ti canti? Cantami dei numeri la serie, sino a che io oggi non la impari. Unica e la morte, niente altro, niente piu... due i buoi legati al carro, e sono tre le parti del mondo, quattro le pietre di Merlino, che affilano le spade degli eroi. Unica e la morte, niente altro, niente piu... E sul cammino che il tempo fa cinque finora sono le eta, e sono sei le erbe che nel calderone il nano mescolera... Sette sono i soli, sette le lune, otto sono i fuochi accesi a Maggio, attorno alla fontana sono nove le fanciulle che danzano alla luna... Unica e la morte, niente altro, niente piu... E dieci vascelli sono venuti portandoci la guerra da lontano. Undici guerrieri sono tornati quand'erano in trecento a partire... Unica e la morte, niente altro, niente piu... E sul cammino che il tempo fa cinque finora sono le eta, e sono dodici i mesi che giorno per giorno, da sempre segnando va. E dodici ancora sono i segni che tu puoi leggere nel cielo, guerra tra di loro han dichiarato, questa che ti canto sara la fine. Unica e la morte, niente altro, niente piu... Allora la tromba suonera, avremo fuoco e tuono, pioggia e vento, la serie dei numeri e finita, per l'uno sai che non c'e serie: Unica e la morte, e due i buoi, e tre la parti, quattro le pietre, cinque le eta e sei le erbe, sette sono i soli, sette le lune, otto sono i fuochi e nove le fanciulle, ma dieci i vascelli, undici i guerrieri, dodici i segni, dodici i mesi e unica la morte, da sempre madre del dolore. |
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5. |
| 3:13 | ||||
Dimmi, buon signore
che siedi cosi quieto la fine del tuo viaggio che cosa ci porto? Le teste maculate di feroci tigri, per fartene tappeto le loro pelli? Sulle colline tra il quarto e il quinto mese, io per cacciare, da solo me ne andai. E fu cosi che col cuore in gola un agguato al daino io tendevo, ed invece venne il cervo che davanti a me si fermo. "Piango il mio destino, io presto moriro ed in dono allora a te io offriro queste ampie corna, mio buon signore, dalle mie orecchie tu potrai bere. Un chiaro specchio sara per te il mio occhio, con il mio pelo pennelli ti farai. E se la mia carne cibo ti sara, la mia pelle ti riscaldera e sara il mio fegato che coraggio ti dara. E cosi sara, buon signore, che il corpo del tuo vecchio servo sette volte dara frutto, sette volte fiorira." Dimmi, buon signore che siedi cosi quieto la fine del tuo viaggio che cosa ci porto? ...che cosa ci porto? |
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6. |
| 8:06 | ||||
Se viene la sera
compagno non avrai, da solo farai la tua strada... E allora la prima sara la faina, verra per portarti paura. Se non la fuggirai, sorella ti sara, e lei che davvero conosce l'ordine segreto che il fiume conduce, per il tuo passo il sentiero sicuro. Se viene la sera compagno non avrai, da solo farai la tua strada... Sara solo allora che da te verra il lupo, verra per portarti paura. Se non lo fuggirai fratello ti sara, e lui che davvero conosce il passo segreto che il monte ferisce, per il tuo capo il riparo sicuro. Seguendo la via che va verso il lago, tu troverai la sorgente, ritroverai la collina dei giochi, e la tu deponi il tuo cuore. |
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7. |
| 3:44 | ||||
Lui l'amo
come la vide: cosi bianca e inafferrabile. "Lontana sei ed io non ho la scala per il cielo." Lei serena lo guardo ed al vento si distese... e lui segui sospirando lei che, per gioco, navigava per il cielo. Lunghi anni lui l'amo: sempre bianca e inafferrabile. "Crudele sei e il tuo candore nasconde solo gelo." Lei turbata lo guardo e al suo pianto poi si arrese... Ed una tenere pioggia lei gli dono consumandosi d'amore. |
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8. |
| 2:53 | ||||
Sotto il tiglio la nella landa,
la dov'era il nostro letto, voi che passate potete vedere come rompemmo fiori ed erba. Davanti al bosco cantava l'usignolo e di fiori lei fece un giaciglio. Ridera chi passi per di la, guardate com'e rossa la sua bocca. Sotto il tiglio la nella landa noi rompemmo fiori ed erba, voi che passate potete vedere dove io posai la testa. Se saprete che lei era con me questo non sara certo mai vergogna, era lei la donna che volevo per essere chiamato col mio nome. Sotto il tiglio la nella landa la radica si abbraccia al giglio, voi che passate potete vedere come son cresciuti insieme. Lei con me rimase solo un anno, ma con oro poi intreccio le chiome e se ne ando, io amavo uno sparviero, in alto si levo e volo via. Sempre va a caccia di nubi il vento e non puo mai fermarsi, ma la bellezza e ancor piu veloce, troppo lento e per lei il vento. Cosi e la nostra vita e il mondo come vento e nube fugge via. |
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9. |
| 3:01 | ||||
Lasciera il confine
l'inverno, e se ne andra, cantera l'uccello che ieri non canto... ma scosceso e il monte ed io so che i fiori suoi non mi cedera. Frutti portera questo ampio melo, frutti verdi e rossi che non cogliero... per un'altra terra io camminero, la l'autunno mi ritrovera. |