Disc 1 | ||||||
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1. |
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2. |
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Questa e la tua ora, parti, viaggiatore
che ancora molto per te deve accadere. Per anni sui mari ti sei avventurato, seguendo cauto le vie delle tue carte. Quale desiderio rende inquieto il tuo cuore, quale marea ti sta rubando il sonno. Tu che nella tempesta sicuro hai navigato, e questa l'ora, parti, viaggiatore. Apri le vele ad accogliere il vento che ancora molto per te deve accadere. Cerca la rotta seguendo la corrente verse un'oscura, remota stella. Quale desiderio rende inquieto il tuo cuore, quale marea ti sta rubando il sonno. Senza esitare abbandona il tuo porto, e questa l'ora, parti, viaggiatore. |
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3. |
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In questa notte fonda
si consumano le stelle, si vive d'amore per qualcosa o qualcuno. Ancora una una volta mi ritrovo a cercare te, ancora una volta ritorno a te. In questa notte fonda le nostre strade si raggiungono, confuso d'amore, ti parlo senza fiato. Prima che nella notte si consumino le stelle, mi prende una voglia di cose belle. Noi, come fiumi che vanno al mare, noi, come fiumi, divisi ci manchiamo sperduti ci cerchiamo come fiumi verso il mare. Noi come fiumi che vanno al mare, noi come fiumi verso il mare... |
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4. |
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Camminava verso Venezia Casanova,
come un gabbiano a sera torna al nido, fra le ombre profumate di donne mai dimenticate, lo accompagnava verso casa lo nostalgia... Ora viene la notte, ora viene l'inverno, Casanova... Solo, lungo quella strada polverosa, inquieto se ne andava verso il mare, nei riflessi dei canali figure mascherate, stagioni lontane e giardini illuminati... Ora viene la notte, ora viene l'inverno, Casanova... Cento notti, cento donne in una vita, meravigliose vergini e puttane, una favola inventata ormai la giovinezza... Splendori, miseria, gloria e malinconia... Ora viene la notte, ora viene l'inverno, Casanova... |
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5. |
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Sei cresciuto nei vicoli scuri,
sei diventato forte, giu nella citta nascosta dove la gente ha paura. Un serpente velenoso nella sua tana, ti sorprende all'improvviso colpisce alle spalle. Sei cresciuto nei vicoli scuri sei diventato forte, tu cammini sicuro nel buio luogo queste strade vuote. I tuoi passi nella notte risuonano cupi, risvegliando di colpo dal sonno chi dorme nel suo letto. Sei forte, forte, sei diventato forte forte, sei diventato forte... Sei cresciuto nei vicoli scuri sei diventato forte, tu ti muovi protetto dal branco come i lupi. Un serpente velenoso nella sua tana, in agguato negli angoli bui mi guardi dritto negli occhi. Sei forte, forte, sei diventato forte forte, sei diventato forte... |
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6. |
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Larghe nuvole erranti
come bianche pianure il cammino arrestate a bagnare la terra... Come nebbia dal mare. inafferrabile, eterna, in vaghe forme la pioggia verso il cielo risale. Bianche nuvole erranti come vaste pianure dissetate la terra che il suo seme nasconde... Le distese riarse risvegliate dal sonno, alla polvere inerte riportate la vita. E caldo il sangue della mia donna che accanto a me respira e maestose maree muove la luna... Viene da Oriente il sole, avanza al battere del cuore e maestose maree muove la luna. |
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7. |
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Cambia il vento
cambia il tempo fumo negli occhi si fa sera mentre cammino lungo il fiume tirando sassi al mio cane. Un'aria fredda viene dal nord e nel mio petto il cuore pesa. Cambia il vento, cambia il tempo, sento l'inverno alle mie spalle. Voci lontane oltre il fiume voci lontane indistinte. vedo le macchine passare le ombre a tratti illuminare. Sento nei bar gente gridare la sento ridere e cantare. E penso a te che sei lontana che tu possa, ora riposare Che tu possa, ora riposare. Cambia il vento cambia il tempo fumo negli occhi si fa sera. Dai giorni andati una canzone mi torna in mente da lontano. Cambia il vento cambia il tempo sento l'inverno alle mie spalle. Spero che la dove ora vivi per te sia facile il cammino; Che non conosca la paura, la tristezza, l'abbandono. Che ti protegga il mio ricordo nel vento freddo della sera. Qualcuno tenga la tua mano e che non ti senta sola. Io penso a te che sei lontana che tu possa, ora riposare che tu possa, ora riposare. Cambia il vento cambia il tempo fumo negli occhi si fa sera Io penso a te che sei lontana che tu possa ora riposare Cambia il vento, cambia il tempo, e nel mio petto il cuore pesa. Io penso a te che sei lontana che tu possa ora riposare. |
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8. |
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9. |
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Devi trattarla bene,
dl te si fida. Lei sempre ha avuto pane per la tua fame, nei giorni del dolore lei ti ha voluto bene, quando ti ha visto triste ti e rimasta accanto. Devi trattarla bene, esserle amico. Lei sempre ha avuto pane per la tua fame, nel freddo dell'inverno lei ti ha tenuto caldo, quando ti ha visto stanco con te ha camminato. Devi trattarla bene, di te si fida. Lei sempre ha avuto pane per la tua fame, lei che con te ha diviso la gioia e il pianto, quando ti ha visto solo lei ti ha parlato. Devi trattarla bene, esserle amico Quando la vedi triste parlale piano e quando viene notte proteggila dal male, ridi della sua gioia, consolala se piange. |
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10. |
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In casa non c'era nessuno,
il sole sui letti sfatti. Sfinita dal caldo d'agosto la bambina s'era addormentata. Cosi, trattenendo il respiro, l'ho guardata dormire in silenzio per non farle paura per lasciarla riposare. In casa non c'era nessuno, il sole sui letti sfatti. Chissa mai da dov'era venuta, da quale misterioso viaggio. Col capo fra le braccia, bambina sconosciuta, stava sognando di cose bambine prima di ripartire. |