재즈싱어, 피아니스트, 작곡가 그리고 화가 겸 변호사로 활동하고 있는 파올로 콘테는 이탈리아 출신 중 전세계적으로 가장 대중적인 인기를 누리고 있는 유명인이다. 유럽 출신으로 드물게 풍부한 스윙이 돋보이는 랙타임, 라운지, 카바레 등 복고적인 사운드를 들려주고 있는 그의 음악은 언제 들어봐도 편안하며 휴머니즘이 가득찬 여유와 따스함을 전해준다. 본 앨범은 이런 개성적인 사운드를 담고 있는 대표작들로 그의 팬들이라면 반드시 소장을 권한다. .... ....
Lampi fuori nel buio temporale e lampi qui nel Teatro Comunale lampi sulle signore ingioiellate e lampi su legni e trombe lucidate...
Io, che sono qui per rivederti, io, che sono qui per ritrovarti, io, che sono qui per adorarti, io, che non so un tubo di concerti...
Viva la musica che ti va fin dentro all'anima che ti va... penso di credere che finiro sempre di vivere di te parapunzipunzipunzipum, parapunzipunzipunzipum ...
Sul dal loggione io ti osservo bella che tuo marito ne e superbo... forse forse tu vuoi che io ci sia e aspetti di avere un lampo di follia... ma gia le luci sfumano nell'ombra ecco ti sei voltata, o almeno sembra... ma ora il buio cala e non rimane altro che l'incantesimo sublime.
E allora ... viva la musica che ti va fin dentro all'anima che ti va... penso di credere che finiro sempre di vivere di te parapunzipunzipunzipum, parapunzipunzipunzipum
Mi sono perso un film Perche nel cinema Tre file avanti, si, eri tu?
Passasse il sole lontanamente da qui Sopra le nebbie dell' arte! Io si, Come un fachiro mi stiro e rigiro, E mi storco e contorco. Ti guardo e non guardo piu? Mi sono perso un film Proprio in un cinema? Han dato un altro film per me? Hello
Dicono che quei cieli siano adatti al cavalli e che le strade siano polvere di palcoscenico Dicono che nelle case donne pallide sopra la vecchia Singer cuciano gli spolverini di percalle, abiti che contro il vento stiano tesi e tutto il resto siano balle, vecchio lavoro da cinesi eh eh Dicono che quella vecchia canzoncina dellottocento fa sorridere in un dolce sogno certe bambole tutte trafitte da una freccia indiana, ricordi del secolo prima, roba di unepoca lontana, epoca intravista nel bagliore bianco che spara il lampo di magnesio sul rosso folle del manganesio.. eh eh Indacato era il silenzio e il Grande Spirito, che rellentava la brina, scacciava i corvi dalla collina come una vecchia cuoca in una cucina sgrida i fantasmi del buongustai in una lenta cantilena Lasciamo stare, lasciamo perdere, lasciamo andare non lo sappiamo doveravamo in quel mattino da vedere eh eh Doveravamo mai in quel mattino quando correva il novecento le grandi gare di mocassino lass, sui palcoscenico pleistocenico, sullaltopiano preistorico prima vulcanico e poi galvanico dicono che sia tutta una vaniglia, una grande battaglia, una forte meraviglia eh eh Galvanizzato il vento spalancava tutti i garages e liberava grossi motori entusiamati la paglia volteggiava nellaria gialla pi su del regno delle aquile dove laereo scintilla laereo scintillava come gli occhi del ragazzi che, randagi, lo guardavano tra i rami del ciliegi eheh
Pu darsi a un ristorante si stara com gli occhi intorno cerchi non si sa fa niente, tanto un gioco che si fa stando soli, stanchi e forestiere, ma guardando fuori un paesaggio avrai e laggiu montagne languide, vedrai e sempre te ne invaghirai, grande amore e ancora tu le vorrai
Nord, nord, nord mille e una notte laggiu luna nel viaggio tra le aquile
Complesso questo aroma che hai il caffe, opaco e scintillante ma ormai in te tostata e tutta l'Africa e gli dei si divertono e ridono in fondo, in fondo agli occhi di lei
Ad angoli e a spigoli sara voluta e constuita ogni citta e quadrata ogni nuvola sara e il cielo cupo lansia degli abissi avr e pi darsi a un ristorante si star con gli occhi intorno cerchi non si sa fa niente, questo un giocco che fan gli dei e si divertono, e ridono in fondo, in fondo agli occhi di lei
Guarda, cade una matita si rovescia anche il caffe lo sento che arriva lui nei paraggi, intorno, qui c'e Gong-oh, e arrivato Gong-oh
Gong-oh, spirito lontano, vieni nella notte blu a far di me in mano tua un giocattolo
Sto lavorando, e tardi e adesso arrivi tu, conversiamo…come faccio? Vuoi tu dirmelo? C'era una volta un bel linguaggio che mai piu ho parlato, non ti spiace ricordarmelo?
Ci manca il pubblico, va bene, ma io e te siam due grandi artisti e insieme diam spettacolo, del tutto illogico, sillabico e per me e sensuale, invisibili, teorico
Gon-oh, suonami ≪Harlem Congo≫, il fantasma di Chick Webb io dondolo, io gongolo, giocattolo
E quasi l'alba… e fuori rosa adesso e il blu che silenzio.. un po'di sonno e un'elemosina, ho fatto tutto quello che hai voluto tu, in un grande viaggio indietro, un incantesimo
Gong-oh, tornerai, tu, Gong-oh? Perche quando arrivi tu io rotolo, mi srotolo e mi arrotolo!
Sono qui con te sempre piu solo sento crescere tutta l'estraneita di due messi li in un brutto tinello marron Non parlo no, scusa pardon Quando parli tu e per giudicar e la mia disgrazia per rinfacciar siccome so gia le banalita che ami tu mi chiudo in me sempre di piu io sono quello che aveva il Mocambo, un piccolo bar sempre stato ignorante ma sono un bell'uomo e poi… so anche trattare sono sempre elegante e tu che hai studiato disprezzi il mio mondo e anche me e mi guardi adesso con la fredda ironia mentre mi sto insegnando e tento una via e amara sei sempre di piu ... Oggi il Curatore mi ha offerto un caffe era megilo di quello fatto da me e lui ha sorriso mi ha visto che ero un po giu e si e chiuso in se sempre di piu.
I've arms full of night To lull a little leopard Silent soul through AlI these shining sorrows of life I am a world of caresses, Whispering and tenderness I am a special mistress
Lovely house: I prepare for me a Mysterious bath, Melancholy water for a Barbarous queen To wash the weight of caresses Whispering and happiness Of other people on me
Queen, queen of carved adjectives Queen of carved adjectives Queen of carved adjectives
I'm alone tonight as a Legendary girl See out of the window This ordinary world With my legendary smile Of my legendary lips, I'm a legendary miss
I walk naked into my Legendary spleen Dribbling all the ghosts
Flying in my solitude See in my sweet-bitter eyes L'm a legendary call For some songwriter for dolls
E non sai piu quello che sei E non sai dove vai Non ti ricordi quel che vuoi E pensi sempre e solo a lei, Che ti confonde e ti capisce, Donna dalle tua vita, E qui derisce e la guarisce, Donna che vive la tua vita.
Chiamami adesso, si, lo so che prima era… era piu facile… ma e adesso che ho bisogno io di farmi trovare, farmi trovare qui chiamami adesso che e piu buon il mio cuore…
Dammi il tempo che tempo non sia Dammi un sogno che sonno non dia…
Chiamami adesso che non ho piu niente da dire, ma voglio parlare lo stesso insieme a te voglio provare io a descrivermi… chiamami adesso che ho bisogno di te
Ma questa notte vivro, Una faccia saro che ride. Voglio godermela, si, tutta Questa felicita Ia notte m'inebriera E tutto sara scorrevole? E in piena luce verra Ia mia citta con me?
Questa gente baIla Canta, ride e baIla Il buio e dimenticato L'oscuramento e finito E si baIla in tutte le citta
Questa gente baIla Salta, ride e baIla Si e illuminata Milano, Si e illuminata Torino E si baIla in tutte le citta
Ah, jamme, jamme, uaglione, 'cca non s'adduorme nisciuno, Embe, e una grande novita!
Giura che mai rinnegherai il Dio del fango, dell'habanera e del fandango, giurami… giurami… giura che mai tu passerai ad altre danze, come si passa in altre stanze… va… c'e gente che ti acclama e brama… su, va'… Ah, ma non cadere in braccio al mondo, il tuo mondo e qua… Sono fatali le distanze e le scommesse, ma… schiava del gusto che da, tu sei la celebrita… Giura che mai rinuncerai alla tua fama, che fa di te al Politeama la regina dei cuor… Giura che avrai un po' di posto nel tuo cuore per questo tuo commendatore…
Ah, giura che mai cancellerai con l'acquaragia quella vernice-oro che indugia sul tuo corpo genial… danza per noi il ballo dei tuoi sette veli, facci arrivare ai sette cieli… schiava!
Si accende, risplende, s'incendia E rimane in aria La vampa sorride, e Nel cielo buio e si stampa? Il popolo applaude e ringrazia Quel poco che sa Di Cina, di Buda, ma i cani Gli scappano gia? Sijmadicandhapagiee? Qualcuno e un meccanico, Un altro da li mi manda a farmi aggiustare il volante E non mi domanda Ne soldi, ne grazie ne niente Che tanto di la Si vede la branda occupata Dal sonno che ha? Sijmadicandhapagiee? In fine pochissimo importa Se la qualche donna Ha presso alle stelle Una musica che no dara A nessuno Il permesso di un ballo con lei, E gente per cui le arti Stan nei musei? Sijmadicandhapagiee?
Guardo una strada… io non ne ho mai viste cosi e dove vada a finire non so dir da qui… il fondo e lucido e scuro di un nero gia blu… porta lontano, e sicuro, mai stato laggiu…
Ah, quei bei giardini la non si vedranno piu…
Guarda, il deserto e tatuano: leonesse e zulu, terra di grandi sbadigli e sonagli bantu… Il vento che tutto quanto sparire fara in un momento i giardini ci riportera…
Si, quei bei giardini la li rivedremo qua…
Giardini pensili: dondola il sogno che hai come una palma, un cespuglio, una cosa che vuoi… e vedi una strada dall'alto, la guardi laggiu, il fondo e lucido e scuro, di un nero gia blu
Vita d'artista… come l'ho vista… ho detto: questa e la mia… ma cosa resta?… tutto inventato, e regalato a chi?… ma…?
Ti frusti il corpo col fiore di un bel ricordo cosi… l'amore di un giorno ha deciso gia di allontanarsi di qua… che decadenza la realta… che differenza un giorno fa… per quel che vale… e un fatto mio… e chiudo gli occhi all'oblio
Una collana scintilla per terra, una mano l' appoggia piu su vicino al telefono, nell' oscurita…
Poi due orecchini con un orologio si aggiungono a quel che c'e gia… si avverte il segreto di un' intimita…
Una di queste notti viene a trovarti la tua felicita, da dove arriva? Quanto rimane? Cosi va il mondo, mai si sapra… si, ma. intanto, cosi va il mondo, c'e un gran bel tempo, stanotte, qua…
Gira una giosta di scaglie di parle che abbaglia la gente che sta guardando una donna che viene e che va…
Tuto li frigge bagliori di schegge, di pioggie guizzanti, si, ma la musica suona in un'altra citta…
Dal lungomare di qualche paese francese Trafiggendo con gli occhi gli azzurri Guardava laggiu I'ho visto, guardava a sinistra una nebbia velata L'ho visto, guardava Sanremo lontana e italiana
Con sotto le scarpe silenzi di alta montagna E dietro le spalle guizzanti chitarre di Spagna Silenzio, bambino, sta zitto non ridere o piangere Sta bravo, bambino, che qui sto parlando di Amilcare.
Con lui c'era Bigi, i lunghi capelli suoi candidi Lisciati dal vento come onde atlantiche, elastiche, Con l'aria di due che hanno trovato qualcosa, Volevo abbracciarli ma non mi veniva una scusa
Poi in quel confuso viavai come in un'autopista Mi sono sfuggiti e di colpo li ho persi di vista Sta zitto, bambino, silenzio non piangere o ridere Sta bravo, bambino, che qui parlo sempre di Amilcare.
Andavo a caccia di artisti anche menefreghisti, Artisti comunque, artisti ovunque e comunque, Un po' meglio di questi poeti di oggi qualunque Aedi del vuoto invocato e non mai esplorato.
Cercavano uno per farsi contare una storia Che fosse inventata o infuocata da antica memoria Bambino, non devi toccare, giocare o anche fingere Che questa qui, vedi, bambino e roba di Amilcare.