Disc 1 | ||||||
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1. |
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Stan cantando , stanno ballando
Su di sopra sono gia le tre. Io qui dentro fumo e sto in silenzio Tanto ormai nessuno pensa a me. Fino a ieri era tra di loro E tra loro che trovavi Sylvie Oh Sylvie Sylvie La scena e la stessa ma tu non sei qui. Oh Sylvie Sylvie Perche questa festa finisce cosi. Stan parlando, stanno ridendo Ma dov'e la voce di Sylvie? Basterebbe fare un po' di scale Ma perche se la non c'e piu lei? Nella mente non rimane niente, Solo un nome, il nome di Sylvie. Oh Sylvie Sylvie La scena e la stessa ma tu non sei qui. Oh Sylvie Sylvie Perche questa festa finisce cosi. (Grazie a Federico per questo testo) |
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3. |
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Dice che era un bell'uomo e veniva
veniva dal mare parlava un'altra lingua pero' sapeva amare e quel giorno lui prese a mia madre sopra un bel prato l'ora piu' dolce prima di essere ammazzato Cosi' lei resto' sola nella stanza la stanza sul porto con l'unico vestito ogni giorno piu' corto e benche' non sapesse il nome e neppure il paese mi aspetto' come un dono d'amore fin dal primo mese Compiva 16 anni quel giorno la mia mamma le strofe di taverna le canto' a ninna nanna e stringendomi al petto che sapeva sapeva di mare giocava a fare la donna con il bimbo da fasciare E forse fu per gioco o forse per amore che mi volle chiamare come nostro Signore Della sua breve vita e' il ricordo piu' grosso e' tutto in questo nome che io mi porto addosso E ancora adesso che gioco a carte e bevo vino per la gente del porto mi chiamo Gesu' bambino e ancora adesso che gioco a carte e bevo vino per la gente del porto mi chiamo Gesu' bambino e ancora adesso che gioco a carte e bevo vino per la gente del porto mi chiamo Gesu' Bambino |
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4. |
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Il gigante e la bambina
Sotto il sole contro il vento In un giorno senza tempo Camminavano tra i sassi Camminavano tra i sassi Camminavano tra i sassi Il gigante e un giardiniere La bambina e come un fiore Che gli stringe forte il cuore Con le tenere radici Con le tenere radici Con le tenere radici E la mano del gigante Su quel petto di creatura Scioglie tutta la paura E' un rifugio di speranza E' un rifugio di speranza E' un rifugio di speranza Del gigante e la bambina Si e' saputo nel villaggio E la rabbia da' il coraggio Di salire fino al bosco Di salire fino al bosco Di salire fino al bosco Il gigante e la bambina Li han trovati addormentati Falco e passero abbracciati Come figli del signore Come figli del signore Come figli del signore Il gigante adesso e' in piedi Con la sua spada d'amore E piangendo taglia il fiore Prima che sia calpestato Prima che sia calpestato Prima che sia calpestato Camminavano tra i sassi Sotto il sole contro il vento In un giorno senza tempo Il gigante e la bambina Il gigante e la bambina Il gigante e la bambina Il gigante e la bambina Il gigante e la bambina Il gigante e la bambina Il gigante e la bambina Il gigante e la bambina (Grazie a Sam per questo testo) |
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5. |
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Telefonami tra vent'anni
Io adesso non so cosa dirti Amore non so risponderti E non ho voglia di capirti Invece pensami tra vent'anni pensami Io con la barba piu bianca E una valigia in mano Con la bici da corsa E gli occhiali da sole Fermo in qualsiasi posto del mondo Chi sa dove Tra miliardi miliardi di persone A bocca aperta senza parole Nel vedere una mongolfiera Che si alza piano piano E cancella dalla memoria Tutto quanto il passato Anche linee della mano Mentre dall'alto un suono Come un suono prolungato Il pensiero che e appena nato Si avvicina e scende giu Ah io sarei uno stronzo Quello che guarda troppo la televisione ! Beh qualche volta lo sono stato Importante e avere in mano la situazione Non ti preoccupare Di tempo per cambiare ce n'e Cosi ripensami tra vent'anni ripensami Vestito da torero Una torta in mano L'orecchio puntato verso il cielo Verso quel suono lontano lontano Ma ecco che si avvicina Con un salto siamo nel duemila Alle porte dell'universo Importante e non arrivarci in fila Ma tutti quanti in modo diverso Ognuno con i suoi mezzi Magari arrivando a pezzi Su una vecchia bicicletta da corsa Con gli occhiali da sole Il cuore nella borsa Impara il numero a memoria Poi riscrivilo sulla pelle Se telefoni tra vent'anni Butta i numeri fra le stelle Alle porte dell'universo Un telefono suona ogni sera Sotto un cielo di tutte le stelle Di un'inquietante primavera |
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6. |
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Santi che pagano il mio pranzo non ce n'e
Sulle panchine in Piazza Grande, Ma quando ho fame di mercanti come me qui non ce n'e. Dormo sull'erba e ho molti amici intorno a me, Gli innamorati in Piazza Grande, Dei loro guai dei loro amori tutto so, sbagliati e no. A modo mio avrei bisogno di carezze anch'io. A modo mio avrei bisogno di sognare anch'io. Una famiglia vera e propria non ce l'ho E la mia casa e Piazza Grande, A chi mi crede prendo amore e amore do, quanto ne ho. Con me di donne generose non ce n'e, Rubo l'amore in Piazza Grande, E meno male che briganti come me qui non ce n'e. A modo mio avrei bisogno di carezze anch'io. Avrei bisogno di pregare Dio. Ma la mia vita non la cambiero mai mai, A modo mio quel che sono l'ho voluto io Lenzuola bianche per coprirci non ne ho Sotto le stelle in Piazza Grande, E se la vita non ha sogni io li ho e te li do. E se non ci sara piu gente come me Voglio morire in Piazza Grande, Tra i gatti che non han padrone come me attorno a me |
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7. |
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Cosi' stanco da
Non dormire Le due di notte non C'e' niente da fare Mi piace tanto Poterti toccare O stare fermo e Sentirti respirare Dormi gia' Pelle bianca Come sara' La mia faccia stanca Provo a girare il Mio cuscino E' una scusa per Venirti piu' vicino Provo a svegliarti Con un po' di tosse Ma tu ti giri come Se niente fosse Spengo la luce Provo a dormire Ma tu con la mano Mi vieni a cercare Tu come me Tu come me Che le stelle Della notte Fossero ai tuoi piedi Che potessi Essere meglio Di quello che vedi Avessi qualcosa Da regalarti E se non ti avessi Uscirei fuori a Comprarti Stella di mare Tra le lenzuola La nostra barca Non naviga Vola, vola, vola! Tu voli con me Tu voli con me Tu vola che Si e' alzato il vento Vento di notte Vento che stanca Stella di mare Come sei bella Come sei bella e Come e' bella La tua pelle bianca Bianca bianca. Tu come me Tu come me Uh, tu uh uh come me Tu come me. Chiudi gli occhi e Non guardarti intorno Sta gia' entrando La luce del giorno Chiudi gli occhi e Non farti trovare Pelle bianca di luna Devi scappare Dormi ora Stella mia Prima che il giorno Ti porti via Via via!... Tu come me Tu come me Ora non voli Si e' fermato il vento Posso guardare La tua faccia stanca E quando dormi Come sei bella Come sei bella e Come e' bella La tua pelle bianca Bianca bianca! Tu come me Tu come me Tu come me Tu come me Tu come me... |
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8. |
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9. |
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Capitano che hai negli occhi
Il tuo nobile destino Pensi mai al marinaio A cui manca pane e vino Capitano che hai trovato Principesse in ogni porto Pensi mai al rematore Che sua moglie crede morto Itaca, itaca, itaca La mia casa ce l'ho solo la' Itaca, itaca, itaca Ed a casa io voglio tornare Dal mare, dal mare, dal mare Capitano le tue colpe Pago anch'io coi giorni miei Mentre il mio piu' gran peccato Fa sorridere gli dei E se muori e' un re che muore La tua casa avra' un erede Quando io non torno a casa Entran dentro fame e sete Itaca, itaca, itaca La mia casa ce l'ho solo la' Itaca, itaca, itaca Ed a casa io voglio tornare Dal mare, dal mare, dal mare Capitano che risolvi Con l'astuzia ogni avventura Ti ricordi di un soldato Che ogni volta ha piu' paura Ma anche la paura in fondo Mi da' sempre un gusto strano Se ci fosse ancora mondo Sono pronto dove andiamo Itaca, itaca, itaca La mia casa ce l'ho solo la' Itaca, itaca, itaca Ed a casa io voglio tornare Dal mare, dal mare, dal mare Itaca itaca itaca La mia casa ce l'ho solo la' Itaca, itaca, itaca Ed a casa io voglio tornare... (Grazie a livia sole per questo testo) |
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10. |
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11. |
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Quale allegria
Se ti ho cercato per una vita senza trovarti Senza nemmeno avere la soddisfazione di averti Per vederti andare via Quale allegria, Se non riesco neanche piu a immaginarti Senza sapere se strisciare se volare Insomma, non so piu dove cercarti Quale allegria, Senza far finta di dormire Con la tua faccia sulla mia Saper invece che domani ciao come stai Una pacca sulla spalla e via... Quale allegria, Quale allegria, Cambiar faccia cento volte per far finta di essere un bambino Con un sorriso ospitale ridere cantare far casino Insomma far finta che sia sempre un carnevale... Sempre un carnevale. Senza allegria Uscire presto la mattina La testa piena di pensieri Scansare macchine, giornali Tornare in fretta a casa Tanto oggi e come ieri Senza allegria Anche sui tram e gli aeroplani O sopra un palco illuminato Fare un inchino a quelli che ti son davanti E son in tanti e ti battono le mani. Senza allegria A letto insieme senza pace Senza piu niente da inventare. Esser costretti a farsi anche del male Per potersi con dolcezza perdonare E continuare. Con allegria Far finta che in fondo in tutto il mondo C'e gente con gli stessi tuoi problemi E poi fondare un circolo serale Per pazzi sprassolati e un poco scemi Facendo finta che la gara sia Arrivare in salute al gran finale. Mentre e gia pronto Andrea Con un bastone e cento denti Che ti chiede di pagare Per i suoi pasti mal mangiati I sonni derubati i furti obbligati Per essere stato ucciso Quindici volte in fondo a un viale Per quindici anni la sera di Natale... |
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12. |
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Balla balla ballerino
tutta la notte e al mattino non fermarti. Balla su una tavola tra due montagne e se balli sulle onde dei mare io ti vengo a guardare. Prendi il cielo con le mani vola in alto piu degli aeroplani non fermarti. Sono pochi gli anni forse sono solo giorni e stan finendo tutti in fretta e in fila non ce n'e uno che ritorni. Balla non aver paura se la notte e fredda e scura non pensare alla pistola che hai puntato contro. Balla alla luce di mille sigarette e di una luna che ti illumina a giorno. Balla il mistero di questo mondo che brucia in fretta quello che ieri era vero, dammi retta, non sara vero domani. Ferma con quelle tue mani il treno Palermo-Francoforte, per la mia commozione c'e un ragazzo al finestrino, gli occhi verdi che sembrano di vetro corri e ferma quel treno fallo tornare indietro. Balla anche per tutti i violenti veloci di mano e coi coltelli, accidenti. Se capissero vedendoti ballare di essere morti da sempre anche se possono respirare. Vola e balla sul cuore malato illuso, sconfitto, poi abbandonato senza amore dell'uomo che confonde la luna con il sole senza avere coltelli in mano ma nel suo povero cuore. Allora vieni angelo benedetto prova a mettere i piedi sul suo petto e stancarti a ballare al ritmo del motore e alle grandi parole di una canzone, canzone d'amore. Ecco il mistero, sotto un cielo di ferro e di gesso l'uomo riesce ad amare lo stesso e ama davvero nessuna certezza che commozione, che tenerezza |
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13. |
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14. |
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