Disc 1 | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|
1. |
| 3:54 | ||||
Oltre le dolcezze dell'Harrys Bar
e le tenerezze di Zanzibar cera questra strada Oltre le illusioni di Timbuctu e le gambe lunghe di Babal cera questa strada Questa strada zitta che vola via come una farfalla, una nostalgia, nostalgia al gusto di curacao Forse un giorno meglio mi spieghero Et alors, Monsieur Hemingway, ca va? Et alors, Monsieur Hemingway, ca va mieux? |
||||||
2. |
| 3:55 | ||||
3. |
| 4:22 | ||||
Tua madre ti ha vestita di tante gelosie
Ti ha messo cose in testa amare fantasie In te ha riversato le proprie delusioni Gli uomini ti ha detto son tutti dei coglioni Cosi tu sei cresciuta in quella diffidenza Fra un uomo e l'altro pensi non c'e la differenza Di ogni tenerezza la piu completa assenza Il vuoto del tuo cuore rasenta la demenza Oh mai, un sorriso che so una parola di piu Oh mai, un'occhiata chissa un po' di complicita Come fisarmonica ti lasci stringere ogni volta ma C'e un silenzio chiuso in te piu volgare co com'e E piu volgare di uno sputo Tua madre ti parlava lavandoti le spalle Bambina tu ascoltavi le sue infinite balle "Tuo padre" ti diceva "e stato un magro affare A quarant'anni appena e un uomo da buttare" Tu gli volevi bene intendo a lui tuo padre E non capivi bene le frasi di tua madre Eppure hai cominciato e non ti riguardava A difendere per sempre l'orgoglio di una schiava Oh mai, mai un giorno che tu mi ringrazi Ma non lo sai fare un gesto che sia Spiritoso con me con te la domenica Sei poco igienica si muore sai Meglio andare via di qua a cercarsi una citta E non restare in questa mia periferia Meglio andare via di qua a cercarsi una citta E non restare in questa mia periferia |
||||||
4. |
| 3:18 | ||||
5. |
| 3:36 | ||||
Eccoli li, lungo le strade,
Come a cercare segrete plaghe. Le mogli a casa? sempre arrabbiate Per qualche ora le hanno ripudiate; Generalmente han sguardi buoni Sovente ingenui e un po' da bambinoni C'e sempre in loro un po'di dramma A capirli e solo la loro mamma. Pitori della domenica? Eccoli li, con gli occhi attenti, A radunare di se mille frammenti Dispersi in giro per l'eternita Da una particolare sensibilita? -Oggi vien male questo celeste. Ma no, e il ricordo delle tue, Delle tue tempeste - Cee sempre in loro un po'di scena Di amore e morte e un'altalena. |
||||||
6. |
| 4:19 | ||||
La mia citta nel vento la mia citta nel tempo
Arrivo di notte nessuno e con me Le mogli degli altri non amano me Nel caldo del letto fan sogni tranquilli Han trovato qualcuno gli si sono aggrappate Domani mattina faranno la spesa Son tutte regine non han piu paura La faccia e salvata la minestra e sicura Perche la vita e tenerezza Perche si muore di tristezza Perche la vita e tenerezza Le mogli degli altri non amano me Un giorno qualcuno mi ha fatto paura Se tu non ti sposi finirai come un cane Le mogli degli altri hanno detto di no Sei bello mi piaci sei tu che volevo E mi han dato il mio ruolo di farle godere Mi capivano tutto e volevano sapere Ma nessuna e disposta a dividere con me Una notte come questa una tristezza come questa Perche la vita e tenerezza Perche si muore di tristezza Perche la vita e tenerezza Le mogli degli altri non amano me La mia citta fra poco saro nel mio letto Cerchero di dormire poi domani chissa Il sole rincuora avro altri pensieri Guardero con chiarezza nel buio di ieri Ma la mia citta e sparita sara stato certamente il vento E la strada continua ma la vita mia no E le mogli degli altri stian zitte perche E meglio per loro io solo lo so Perche la vita e tenerezza Perche si muore di tristezza Perche la vita e tenerezza Le mogli degli altri non amano me |
||||||
7. |
| 3:29 | ||||
8. |
| 3:20 | ||||
9. |
| 3:27 | ||||
10. |
| 4:05 | ||||
C'e stato un attimo che tu
mi sei sembrato niente, stato quando la tua mano mia ha lasciato solo e inesistente, hai volteggiato e sei tornata qui, l'orchestra andata avanti e, poi, nessuno ha visto vieni E abbiamo ripreso a masticare questa vecchia rumba, ci siamo sorrisi e salutati e siamo rimasti in pista, e c'e sembrata sempre grande questa nostra danza mezza dolce e mezza armara e siamo rimasti in gara Dancing I ballerini che lo fanno un po per professione, un po per vera vocazione han passo di ossessione e sanno bene che lazzardo lieve come il leopardo e san che tutte le figure han mille stumature Se nel mio passo hai avvertito uninquietudine e un grande inchino, ero vicino a una citta lontana tutta di madreperla, argento, vento, ferro, fuoco e non trovavo qui nessuno per parlarne un poco Dancing Si sono sempre pi distratto e anche pi solo e finto e linquietudine e gli inchini fan di me un orango che si muove con la grazia di chi non convinto che la rumba sia soltanto unallegria del tango Dancing |
||||||
11. |
| 3:03 | ||||
12. |
| 2:41 | ||||
Se hai fatto male, chi lo sa
sinceramente non lo so e poi ciascuno vive come pu a asciuga al sole la faccia stanca. Avanti avanti bionda finch batte il cuor tanto la vita un bel fior. Avanti avanti sempre fino allultimo da sola danzi e canti ormai. Ormai padrona certo sei di sorriso e pianto di noia e batticuore Hai gli occhi buoni per guardar il mondo con lintensit di chi ha capito, e non ci pensa mai, il gioco e il sonno di questa vita. Avanti avanti bionda |
||||||
13. |
| 3:12 | ||||
14. |
| 2:54 | ||||
La donna dalle chiome nere
cammina innanzi a me ed io seguo e guardo il belvedere ondeggiar davanti a me. Quand'ecco si alza un p di vento solo questione di un momento ma non me la scordo pi La giarrettiera rosa e chi l'ha vista ormai con la mente pi non riposa pensa alla dolce cosa la giarrettiera rosa chi la vede non Ia scorda pi! Batte, batte forte il cuor sul territorio dell'amor |
||||||
15. |
| 2:52 | ||||
Con quella faccia un po' cosi
quell'espressione un po' cosi che abbiamo noi prima di andare a Genova che ben sicuri mai non siamo che quel posto dove andiamo non c'inghiotte e non torniamo piu. Eppur parenti siamo un po' di quella gente che c'e li che in fondo in fondo e come noi, selvatica, ma che paura ci fa quel mare scuro che si muove anche di notte e non sta fermo mai. Genova per noi che stiamo in fondo alla campagna e abbiamo il sole in piazza rare volte e il resto e pioggia che ci bagna. Genova, dicevo, e un'idea come un'altra. Ah, la la la la la la Ma quella faccia un po' cosi quell'espressione un po' cosi che abbiamo noi mentre guardiamo Genova ed ogni volta l'annusiamo e circospetti ci muoviamo un po' randagi ci sentiamo noi. Macaia, scimmia di luce e di follia, foschia, pesci, Africa, sonno, nausea, fantasia... e intanto, nell'ombra dei loro armadi tengono lini e vecchie lavande lasciaci tornare ai nostri temporali Genova ha i giorni tutti uguali. In un'immobile campagna con la pioggia che ci bagna e i gamberoni rossi sono un sogno e il sole e un lampo giallo al parabrise... Con quella faccia un po' cosi quell'espressione un po' cosi che abbiamo noi che abbiamo visto Genova che ben sicuri mai non siamo che quel posto dove andiamo non c'inghiotte e non torniamo piu |
||||||
16. |
| 3:37 | ||||
Una giornata al mare
solo e con mille lire sono venuto a vedere quest’ acqua e la gente che c’e il sole che splende piu forte il frastuono del mondo cos’e cerco ragioni e motivi di questa vita ma l’epoca mia sembra fatta di poche ore cadono sulla mia testa le risate delle signore Guardo ma cameriera non parla e straniera dico due balle ad un tizio seduto su un’auto piu in la un’auto che sa di vernice, di donne, di velocita e laggiu sento tuffi nel mare, nel sole o nel tempo chissa, bambini gridare, palloni danzare Tu sei rimasta sola, dolce madonna sola, nelle ombre di un sogno o forse di una fotografia lontani dal mare con solo un geranio e un balcone Ti splende negli occhi la notte di tutta una vita passata a guardare le stelle lontano dal mare e l’ epoca mia e la tua e quella dei nonni dei nonni vissula neglia anni a pensare Una giornata al mare tanto per noi morire nelle ombre di un sogno o forse di una fotografia lontani dal mare con solo un geranio e un balcone |
||||||
17. |
| 3:29 | ||||
Lungo il viaggio
E anche noioso Arriviamo affaticati Le valigie son pesanti e i vestiti stropicciati Meno male Eccoci qua, in un albergo illuminato Una stanza c'e per noi Noi che abbiam tanto viaggiato So tutto Di questi posti ormai E il freddo so Di questa chiave in mano a me E ti prepari ad abitare Questa stanza come fosse Una casa E io che aspetto Mentre metti nei cassetti La tua roba e anche la mia E al di la della finestra C'e una luna strepitosa Che ci guarda con tristezza? Luna di marmellata per noi due Che abbiamo casa e figli tutti e due Ma abbiam sorriso senza alcun pudore All'idea di un ultimo amore |
||||||
18. |
| 3:14 | ||||