Disc 1 | ||||||
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1. |
| 5:27 | ||||
Belli sono gli alberi nel loro autunno,
nel bosco i sentieri sono asciutti, un cielo immobile si specchia nell'acqua quando viene il crepuscolo d'ottobre; cinquantanove cigni stanno sul fiume in piena tra le pietre. E` giunto a me il diciannovesimo autunno dal giorno che li contai; d'improvviso li vidi volare via in grandi anelli spezzati e roteando perdersi via sulle loro ali sonore. Io le ho viste, creature di luce, cosi ora e triste il mio cuore. Tutto e cambiato da quando io, per la prima volta su questa spiaggia, potei udire sul capo come campane il battito delle loro ali, ascoltando allora io camminavo con passo piu leggero. Vanno instancabili, amanti a coppie, seguono le fredde correnti amiche, navigando risalgono nell'aria; i loro cuori non sono invecchiati, passione e conquista li accompagnano dovunque essi vadano vagando. Ma ora lenti scivolano sull'acqua, misteriosi e belli; tra quali giunchi faranno il nido, presso la sponda di quale lago porteranno delizia agli occhi degli uomini il giorno in cui mi svegliero e scopriro che se ne sono volati via? |
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2. |
| 4:04 | ||||
Mentre il buffone camminava il giardino immobile restava;
la sua anima prego di posarsi alla sua finestra. Ed i gufi cominciarono a chiamare quando l'anima si levo`, vestita in blu, la sua parola era saggia al pensiero di quel suo passo calmo e leggero.. cosi leggero. Ma la regina non le diede ascolto, si avvolse nella sua camicia, le pesanti imposte tiro a se ed il chiavistello abbasso. Ed il suo cuore lui prego` di andare a lei, quando i gufi cessarono di chiamare; in una rossa veste palpitante lui canto per lei oltre la soglia... oltre la soglia. Dolce la sua parola era al sogno di quella chioma ondeggiante; ma dal tavolo lei prese il ventaglio e lo fece volare via. Ed allora il buffone penso "io ho il mio cappello a sonagli, sino a lei io lo mandero ed allora poi io moriro... poi moriro." Quando al mattino divenne bianco lascio il cappello davanti ai suoi passi. Ed in seno a lei se lo ripose, sotto la nuvola dei capelli, una canzone gli cantarono le sue labbra sinche le stelle non crebbero nell'aria. Lei apri la sua porta e la finestra l'anima e il cuore lei fece entrare... li fece entrare. Quello rosso venne alla sua destra, quella blu alla sua sinistra. Facevano un rumore come di grilli, un chiacchierio dolce e saggio. I suoi capelli erano un fiore ancora chiuso quiete d'amore era ai suoi piedi... era ai suoi piedi. |
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3. |
| 4:16 | ||||
Fu cosi che al bosco andai,
che un fuoco in capo mi sentivo, un ramo di nocciolo io tagliai ed una bacca appesi al filo. Bianche falene vennero volando, e poi le stelle luccicando, la bacca nella corrente lanciai e pescai una piccola trota d'argento. Quando a terra l'ebbi posata per ravvivare il fuoco assopito, qualcosa si mosse all'improvviso e col mio nome mi chiamo. Una fanciulla era divenuta, fiori di melo nei capelli, per nome mi chiamo e svani nello splendore dell'aria. Sono invecchiato vagabondando per vallate e per colline, ma sapro alla fine dove e`andata, la bacero e la prendero per mano; cammineremo tra l'erba variegata, sino alla fine dei tempi coglieremo le mele d'argento della luna, le mele d'oro del sole. |
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4. |
| 3:50 | ||||
5. |
| 1:52 | ||||
Ora danza la, danza sulla sabbia;
e non ti curare del vento, non ti curare se fa rumore il mare, che bisogno c'e? Ora danza la, asciuga i tuoi capelli, gocce di sale li hanno bagnati; tu sei cosi giovane e ancora non conosci, ora danza la. Tu il trionfo dello sciocco non sai, o la perdita dell'amore appena nato, ne perche mai il migliore se ne va e lascia il grano da legare. Ora danza la, danza sulla sabbia, tu non ti curare del vento; non devi temere se ora vuol gridare, che bisogno c'e |
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6. |
| 3:45 | ||||
Come le onde del mare, come le onde del mare
balla la gente quando suono il mio violino. Mio cugino è prete a Kilvarnet, mio fratello è prete a Mocharabuiee. Ma io ho fatto più di mio fratello e mio cugino: leggono nei libri di preghiere, io leggo nei miei libri di canzoni che ho comperato alla fiera di Sligo. Quando alla fine dei tempi noi ci presenteremo a Pietro, andremo da lui seduto in maestà, allora lui sorriderà ai nostri tre vecchi spiriti, ma chiamerà me per primo oltre il cancello. Perchè sempre allegri sono i buoni, salvo che per cattiva sorte, e la gente allegra ama il violino, la gente allegra ama ballare. Quando mi vedono arrivare, corrono da me tutti gridando: "Ecco il violinista di Dooney! Vengono a ballare come le onde del mare. Come le onde del mare, come le onde del mare balla la gente quando suono il mio violino. Mio cugino è prete a Kilvarnet, mio fratello è prete a Mocharabuiee. Ma io ho fatto più di mio fratello e mio cugino: leggono nei libri di preghiere, io leggo nei miei libri di canzoni che ho comperato alla fiera di Sligo. Quando alla fine dei tempi noi ci presenteremo a Pietro, andremo da lui seduto in maestà, allora lui sorriderà ai nostri tre vecchi spiriti, ma chiamerà me per primo oltre il cancello. Perchè sempre allegri sono i buoni, salvo che per cattiva sorte, e la gente allegra ama il violino, la gente allegra ama ballare. Quando mi vedono arrivare, corrono da me tutti gridando: "Ecco il violinista di Dooney! Vengono a ballare come le onde del mare. |
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7. |
| 3:29 | ||||
Quando tu sarai vecchia e grigia,
col capo tentennante ed accanto al fuoco starai assonnata, prenderai questo libro. E lentamente lo leggerai, ricorderai sognando dello sguardo che i tuoi occhi ebbero allora, delle loro profonde ombre. Di quanti amarono la grazia felice di quei tuoi momenti e, d'amore falso o a volte sincero, amarono la tua bellezza. Ma uno solo di te amo l'anima irrequieta, uno solo allora amo le pene del volto tuo che muta. E tu, chinandoti verso le braci, sarai un poco triste, in un mormorio d'Amore dirai, di come se ne volo via... passo volando oltre il confine di questi alti monti e per sempre poi il suo volto nascose in una folla di stelle. |
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8. |
| 3:57 | ||||
Io lo so che sara la, da qualche parte tra le nuvole,
sara la che incontrero alla fine il mio destino; io non odio questa gente che ora devo combattere, e non amo questa gente che io devo difendere; il mio paese e Kiltartan Cross, la mia gente i suoi contadini, nulla di tutto cio puo renderli piu o meno felici. Ne la legge ne il diritto mi spinsero a combattere, non fu la politica, ne l'applauso della folla. Un impulso di gioia fu, un impulso solitario che mi spinse un giorno a questo tumulto fra le nuvole; nella mia mente ho tutto calcolato, tutto considerato, e gli anni a venire mi sono sembrati uno spreco di fiato, uno spreco di fiato gli anni che ho passato in paragone a questa vita, a questa morte. |
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9. |
| 2:59 | ||||
Nel giardino dei salici ho incontrato il mio amore;
la lei camminava con piccoli piedi bianchi di neve. La lei mi pregava che prendessi l'amore come viene, cosi come le foglie crescono sugli alberi. Cosi giovane ero, io non le diedi ascolto; cosi sciocco ero, io non le diedi ascolto. Fu la presso il fiume che con il mio amore mi fermai, e sulle mie spalle lei poso la sua mano di neve. La lei mi pregava che prendessi la vita cosi come viene, cosi come l'erba cresce sugli argini del fiume; ero giovane e sciocco ed ora non ho che lacrime. |
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10. |
| 4:27 | ||||