Disc 1 | ||||||
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1. |
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Piter Pan non lotta piu ha venduto il suo pugnale,
Capitan Uncino manda Wandy a battere sul viale, L'isola incantata e gia stata allortizzata E Alice nelle bottiglie cerca le sue meraviglie. Paperino sta in catena e lavora di gran lena, Paperina con passione vende baci a Paperone, Qui, Quo, Qua sono andati via vanno a rischio dell'autonomia E voi intellettuali ne avete gia discusso A che serve poi menarla con la storia del riflusso. Don Chichotte non e contento ma lavora in un mulino a vento, Ali-Baba e i quaranta ladroni hanno gia vinto l'elezioni, Hansel e Gretel hanno fondato una fabbrica di cioccolato E Alice nelle bottiglie cerca le sue meraviglie. Gli stivali delle sette leghe pagan bollo e assicurazione, Le scope delle streghe le ha abbattute l'aviazione, Pollicino e nella CIA gli fan far la microspia E voi intellettuali ne avete gia discusso A che serve poi menarla con la storia del riflusso. Cenerentola ha una Jaguar e un vestito molto fine, Ogni volta che c'e un principe leva scarpe e mutandine, La matrigna vecchia arpia prende i soldi e li mette via. E voi intellettuali non ne avete mai discusso Di come me torna l'onda alla fine del riflusso. |
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2. |
| 4:04 | ||||
3. |
| 4:37 | ||||
Grazie a mia madre per avermi messo al mondo,
A mio padre semplice e profondo, Grazie agli amici per la loro comprensione, Ai giorni felici della mia generazione, Grazie alle ragazze a tutte le ragazze. Grazie alla neve bianca ed abbondante, A quella nebbia densa ed avvolgente, Grazie al tuono, piogge e temporali, Al sole caldo che guarisce tutti mali, Grazie alle stagioni a tutte le stagioni. Ma che film la vita tutta una tirata Storia infinita a ritmo serrato Da stare senza fiato. Ma che film la vita tutta una sorpresa Attore, spettatore tra gioia e dolore Tra il buio ed il colore. Grazie alle mani che mi hanno aiutato, A queste gambe che mi hanno portato, Grazie alla voce che canta i miei pensieri, Al cuore capace di nuovi desideri, Grazie all'emozioni, a tutte le emozioni. Ma che film la vita tutta una tirata Storia infinita a ritmo serrato Da stare senza fiato. Ma che film la vita tutta una sorpresa Attore, spettatore tra gioia e dolore Tra il buio ed il colore. Ma che film la vita tutta una sorpresa Storia infinita a ritmo serrato Da stare senza fiato. Ma che film la vita tutta una sorpresa Attore, spettatore tra gioia e dolore Fra il buio ed il colore. |
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4. |
| 3:35 | ||||
Alla fine Lui verra
Il sole oscurera E i tuoi occhi accechera. Alla fine Lui verra. Tra suoni apparira, Suoni che rifiuterai. Anima ascolta, Un suono uscira Dalla porta celeste, Un suono di eternita. Ti verra dentro gli occhi, Ti verra dentro il cuore. Alla fine Lui verra Il tuo capo abbasserai, La tua lingua spezzerai. Alla fine Lui verra La sua mano ti porgera, Ma tu cieco rifiuterai. Anima vuota Lo specchio getta al vento, Anticipa quei suoni Col suono della tua voce. Ti verra dentro gli occhi Ti verra dentro il cuore. Dalla porta celeste, Un suono di eternita. Ti verra dentro gli occhi Ti verra dentro il cuore |
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5. |
| 3:30 | ||||
Salvador era un uomo, vissuto da uomo
Morto da uomo, con un fucile in mano. Nelle caserme i generali, brindavano alla vittoria Con bicchieri colmi di sangue, di un popolo in catene. Da un cielo grigio di piombo Piovevano lacrime di rame, Il Cile piangeva disperato La sua liberta perduta. Mille madri desolate, piangevano figli scomparsi L'amore aveva occhi sbarrati di una ragazza bruna. Anche le colombe erano diventate falchi, Gli alberi d'ulivo trasformati in croci. Da un cielo grigio di piombo Piovevano lacrime di rame, Il Cile piangeva disperato La sua liberta perduta. Ma un popolo non puo morire, non si uccidono idee Sopra una tomba senza nome, nasceva la coscienza. Mentre l'alba dalle Ande rischiara i cieli, Cerca il suo nuovo nido una colomba bianca. Da un cielo grigio di piombo Piovevano lacrime di rame, Il Cile piangeva disperato La sua liberta perduta. |
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6. |
| 3:59 | ||||
I signori della morte hanno si,
L'albero piu bello e stato abbattuto. I signori della morte non vogliono capire, Non si uccide la vita, la memoria resta: Cosi l'albero cadendo ha sparso i suoi semi E in ogni angolo del mondo nasceranno foreste. Ma salvare le foreste vuol dire salvare l'uomo, Perche l'uomo non puo vivere tra acciaio e cemento, Non ci sara mai pace, ma il vero amore finche L'uomo non imparera a rispettare la vita. Per questo l'albero abbattuto non e caduto invano, Cresceranno foreste e una nuova idea del uomo. Ma lunga sara la strada e tanti gli alberi abbattuti, Prima che l'idea trionfi senza che nessuno muoia, Forse un giorno uomo e foresta vivranno insieme, Speriamo che quel giorno ci siano ancora. Se quel giorno arrivera ricordati di un amico, Ma proprio svigno se la foresta Ricordati di Chico. Se quel giorno arrivera ricordati di un amico, Morto per gli indios e la foresta ricordati di cico. Lai la la la, Lai la la la, Lai la la la, Lai la la la? (Grazie a gianluca per le correzioni) |
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7. |
| 3:16 | ||||
Di antichi fasti la piazza vestita
Grigia guardava la nuova sua vita: Come ogni giorno la notte arrivava, Frasi consuete sui muri di Praga. Ma poi la piazza fermo la sua vita E breve ebbe un grido la folla smarrita Quando la fiamma violenta ed atroce Spezzo gridando ogni suono di voce. Son come falchi quei carri appostati; Corron parole sui visi arrossati, Corre il dolore bruciando ogni strada E lancia grida ogni muro di Praga. Quando la piazza fermo la sua vita Sudava sangue la folla ferita, Quando la fiamma col suo fumo nero Lascio la terra e si alzo verso il cielo, Quando ciascuno ebbe tinta la mano, Quando quel fumo si sparse lontano Jan Hus di nuovo sul rogo bruciava All'orizzonte del cielo di Praga. Dimmi chi sono quegli uomini lenti Coi pugni stretti e con l'odio fra denti; Dimmi chi sono quegli uomini stanchi Di chinar la testa e di tirare avanti; Dimmi chi era che il corpo portava, La citta intera che lo accompagnava: La citta intera che muta lanciava Una speranza nel cielo di Praga. |
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8. |
| 4:45 | ||||
In casa dei mercanti sembra sempre grande festa
Se c'e il maiale gli tagliano la testa, La casa dei mercanti, nascosta, blindata Dal resto del mondo, protetta isolata. In casa dei servi si aspetta la festa Ma se non e quel giorno la speranza resta, La casa dei servi, casa da rifare, Ai primi scossoni, puo anche crollare. La casa dei mercanti e alta su quel monte La casa dei servi e in basso dopo il ponte. Ma le paure, scendono giu Mentre i sogni, salgono su, Salgono su. Le figlie dei mercanti, pallide e belle Apron le finestre e normale ci son le stelle, Sembrano felici ma la noia e in agguato Nel loro dorato privilegio incantato. Le figlie dei servi hanno guance rosse, Soffrono tingono gonne rosse, Leggono romanzi con intrecci rosa, Sognano palazzi e abiti da sposa. La casa dei mercanti e alta su quel monte La casa dei servi e in basso dopo il ponte. Ma le paure, scendono giu Mentre i sogni, salgono su, Salgono su. Mercanti e servi, La stessa vita, Sogni o denari, Sabbia fra le dita, Sabbia fra le dita. |
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9. |
| 4:18 | ||||
E guardai, scrutai, quel vecchio a Monaco
quel sorriso, quella birra quante cose poi pensai, la mia mente a una folla di sguardi fissati dietro a quei fili spinati. E lo spiai, scrutai, divise immaginai, di uno che, marci, l'Europa calpest, la mia mente a una folla di sguardi spietati fuori da quei fili spinati. Lo guardai nel fondo dei suoi occhi lo fissai insistendo sempre pi per vedere se c'era colpa o, paura perch, per quale ragione. E guarda, scrutai, niente poi notai solo rughe sul viso,dal tempo seminate, non aveva artigli, tremavan le sue mani come quelle di mio padre. Lo guardai... Ritornai poi, ancora a Monaco lo cercai, ma ormai, lui non era pi, la mia mente, quella folla, quelle mani tra un volo di gabbiani |
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10. |
| 1:35 | ||||
Non dire niente
Fra un minuto il giorno nascera E l'uomo che io ero morira. Amica mia Questa casa non e casa mia Col primo vento caldo me ne andro. Cielo grande cielo blu Quanto spazio c'e lassu Cammino solo e non ti sento piu. Cielo grande cielo blu Al mio fianco c'eri tu E il giorno che nasce Cancella ogni segno di te. Un giorno insieme A lanciar sul fiume i sassi e poi Capire cosa siamo in fondo noi. Amica mia So che forse tu non capirai Ma un uomo, no non e contento mai. Cielo grande cielo blu Quanto spazio c'e lassu Cammino solo e non ti sento piu |
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11. |
| 6:19 | ||||
12. |
| 4:42 | ||||
Torna al tuo pianeta Mongo,
torna al tuo sole Gordon non vagare per universi bui di una falsa coscienza non andare nel freddo di un niente che speranza pi non ha. Hai staccato il tuo segnale che ti legava alla terra ti sei levato dalla rotta dell'astronave guida credi di poter andare da solo nel vero al di l. Per i pazzi non c' pi pace e tu sei pazzo Gordon dentro il freddo non c' vita e tu sei morto Mongo un fantasma opalescente maledetto nel ricordo della sua gente. |
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13. |
| 4:07 | ||||
In quei disegni senza pi serenit
niente aquiloni, solo amare realt, niente pi azzurri che colorano il cielo solo pastelli che sporcan tutto nero. In quei disegni senza pi umanit niente sorrisi solo gesti di libert niente pi prati, ma strade con barriere, solo guerrieri che agitano bandiere. Ma questa guerra uno strano gioco, consuma gente, vita a poco a poco, con i sassi contro a quelle bombe quelle grida contro quegli spari. In quei disegni senza pi semplicit persiane chiuse, solo graffi di verit, niente cortili cos pieni e rumorosi solo figure e volti timorosi. Ma questa guerra... In quei disegni senza pi serenit niente aquiloni, solo amare realt, niente pi azzurri che colorano il cielo solo pastelli che sporcan tutto nero. |
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14. |
| 4:42 | ||||
Lunga e diritta correva la strada
l'auto veloce correva la dolce estate era gi cominciata vicino a lui sorrideva vicino a lui sorrideva. Forte la mano teneva il volante forte il motore cantava non lo sapevi che c'era la morte quel giorno che ti aspettava quel giorno che ti aspettava non lo sapevi ma cosa hai provato quando la strada impazzita quando la macchina uscita di lato e sopra un'altra finita e sopra un'altra finita. Non lo sapevi ma cosa hai pensato quando lo schianto ti ha uccisa quando anche il cielo di sopra crollato quando la vita fuggita quando la vita fuggita. Vorrei sapere a cosa servito vivere, amare, soffrire spendere tutti i tuoi giorni passati se cos presto hai dovuto partire se presto hai dovuto partire. Voglio per ricordarti com'eri pensare che ancora vivi voglio pensare che ancora mi ascolti e che come allora sorridi che come allora sorridi. |
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15. |
| 2:46 | ||||
Ho visto
La gente della mia eta andare via Lungo le strade che non portano mai a niente Cercare il sogno che conduce alla pazzia Nella ricerca di qualcosa che non trovano nel mondo che hanno gia Lungo le notti che dal vino son bagnate Dentro le stanze da pastiglie trasformate Lungo le nuvole di fumo, nel mondo fatto di citta, Essere contro od ingoiare la nostra stanca civilta E un Dio che e morto Ai bordi delle strade Dio e morto Nelle auto prese a rate Dio e morto Nei miti dell'estate Dio e morto. Mi han detto che questa mia generazione ormai non crede In cio che spesso han mascherato con la fede Nei miti eterni della patria o dell'eroe Perche e venuto il momento di negare tutto cio che e falsita Le fedi fatte di abitudini e paura Una politica che e solo far carriera Il perbenismo interessato, la dignita fatta di vuoto L'ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto E un Dio che e morto Nei campi di sterminio Dio e morto Coi miti della razza Dio e morto Con gli odi di partito Dio e morto. Ma penso Che questa mia generazione e preparata A un mondo nuovo e a una speranza appena nata Ad un futuro che ha gia in mano, a una rivolta senza armi Perche noi tutti ormai sappiamo che se Dio muore e per tre giorni E poi risorge In cio che noi crediamo Dio e risorto In cio che noi vogliamo Dio e risorto Nel mondo che faremo Dio e risorto, Dio e risorto |
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16. |
| 8:17 | ||||
Io, un giorno crescer?br />e nel cielo della vita voler?
ma un bimbo che ne sa sempre azzurra non pu?essere l'et?.. Una notte di settembre mi svegliai, il vento sulla pelle; sul mio corpo il chiarore delle stelle, chiss?dov'era casa mia, e quel bambino che giocava in un cortile... CORO: Io, vagabondo che son io, vagabondo che non sono altro, soldi in tasca non ne ho, ma lass?mi ?rimasto Dio... S? la strada ?ancora l? un deserto mi sembrava la citt? ma un bimbo che ne sa, sempre azzurra non pu?essere l'et?.. Una notte di settembre, me ne andai: il fuoco di un camino non ?caldo come il sole del mattino; chiss?dov'era casa mia, e quel bambino che giocava in un cortile... CORO |