Satiri e Menadi: ≪Magica danza ci portera il seme. Vivido intruglio disseta la mente. Magica danza ci portera il seme≫.
Melos Satiri, menadi: luci di un corteo. Musica solenne, danza, il vino mutera l'ansia dei fedeli nella mistica eruzione. Pelli, corna, bestie cacciano la preda Sangue scorre a lungo dalla carne di chi e simbolo divino per la umana sazieta.
Culto, deita di arcana verita. Un mito che non va, impulsi che non ha Lui, l'uomo nuovo ormai. Veli di pieta ricadono su chi non ha la forza di lottare ancora. Larve, castita: la fine di un'eta; la fede scoppiera la fede scoppiera, grida, forse tornera.
I. Melos Are perdute nel tempo ricordano riti di gioia e dolore. Pallidi volti, sorrisi di dolci creature Vestali di Fuoco. Ambrosie pure, che oramai son solo fumo.
Gravidi corpi percossi dal tempo rincorrono ancora la vita. Satiri vanagloriosi si gonfiano, viscidi, fino a scoppiare. Rincorse vane, che troveranno solo buio.
II. Un Satiro Rosso tramonto verra, Muta la gente cadra Labbra silenti: magico frutto.
Melos Ognuno cerchera di raccontar la propria storia, ma invan, Crollo di un tempio sara... Mai tornera in vita la voce mia. L'ira mi schiaccia, Vorrei ritrovare la pace che forse non ho avuto mai,
Valle di deliri, Foschi segni del mal: stimmate. Attanaglia la gola di vergini stuprate invocanti pieta Oh.
III. Coro Via scorre nel vento l'ansia di liberta, Su in alto si placa la folle turba rea.
Melos Nuovo corso, nuova gente un'altra societa. La gioia, l'ansieta ritorna ad alitar, Profumo di umilta, si plasma sacra linfa, Echi di canto che accoglie la Poesia.
Orrido inganno - Falsita Vaghi ricordi - Crudelta Sento cadere la speranza nella vita. Orrido inganno - Falsita Vaghi ricordi - Crudelta Sono impotente e percio piango in silenzio...
Bonta mi mostri con femminilita, c'e chi vivra per te. Seno ti manca non sei una donna tu, cresci con grazia, ma poi... Seno ti manca non sei una donna tu, cresci con grazia, ma poi...
Un ruscello scorre, gratta visceralita Manna per la specie dei coturni, Vita mi da Euterpe. Quella Musa di latta pia svanira mai. Canta poi dipinge Forse ancora rivivro.
Limpida illusione di momenti sani, dove si riflette la sincerita, Rotola la carne verso rive che mostrano le spoglie di una virgo Gorgo d'antracite tinge il viso Si confonde col mare l'esile miraggio della Musa antica sfugge con virgore. Ora sento di scoppiare per la verita.
Manti di fugaci essenze ricoprono la vanita. Marmi inerti fumano il tempo. Sugge l'asina qual seme, che nascera germogliera. Karma si trasforma in vento... vento.
Luce divina Scinsione totale del corpo dalla mente Il Nulla infinito la Pace il M?λσ? ψυχ??.