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5:12 | ||||
from Paolo Conte - Paris Milonga (1987)
Alle prese con una verde milonga
Il musicista si diverte e si estenua? e mi avrai, verde milonga che sei stata scritta per me, per la mia sensibilita, per le mie scarpe lucidate? per il mio tempo e per il mio gusto mi avrai, verde milonga inquieta che mi strappi un sorriso di tregua ad ogni accordo, mentre fai dannare le mie dita? ?io sono qui, sono venuto a suonare, sono venuto ad amare, e di nascosto a danzare? e ammesso che la milonga fosse una canzone, ebbene io l'ho svegliata e l'ho guidata ad un ritmo piu lento? cosi la milonga rivelava di se molto piu di quanto apparisse? la sua origine d'Africa, la sua eleganza di zebra, il suo essere di frontiera, una verde frontiera? una verde frontiera tra il suonare e l'amare, verde spettacolo in corsa da inseguire? da inseguiere sempre, da inseguire ancora, fino ai laghi biancchi del silenzio fin che Atahualpa[1] o qualque altro dio non ti dica: descansate nino, che continuo io? ?io sono qui, sono venuto a suonare, sono vinuto a danzare, e di nascosto ad amare? |
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from Paolo Conte - Paris Milonga (1987)
Cercavo una donna
e ho trovato la commedia era da finire in braccio alle chitarre hawaiane che hanno cullato milioni di persone per tanti anni. Il mio viso si intontiva davanti al tuo parlare difficile cera da indossare subito una camicia hawaiana e sventolare contento davanti a un cielo primitivo Blue Haway a dream in a dream just Haway cream in cream Haway Haway blue and far away Si tu parlavi difficile come fa lEuropa quando piove e si rintana a dipingere le isole del sogno io non sapevo risponderti perch ascoltavo la pioggia. Blue Haway a dream in a dream just Haway cream in cream Haway Haway blue and far away |
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5:15 | ||||
from Paolo Conte - Paris Milonga (1987)
Due note ed il ritornello era gia nella pelle di quei due; il corpo di lei mandava vampate africane, lui sembrava un coccodrillo.
I sax spingevano a fondo come ciclisti gregari in fuga e la canzone andava avanti, sempre piu affondata nell'aria. Quei due continuavano; da lei saliva afrore di coloniali che giungevano a lui, come da una di quelle drogherie di una volta che tenevano la porta aperta davanti alla primavera. Qualcuno nei paraggi cominciava a starnutire; il ventilatore ronzava immenso dal soffitto, esausto, i sax ipnotizzati. Dai movimenti di lei si spandevano rumori di gomma e di vernice, da lui di cuoio; le luci saettavano sul volto pechinese della cassiera che fumava al mentolo, altri starnutivano senza malizia e la canzone andava elegante, l'orchestra era partita, decollava. I musicisti, un tutt'uno col soffitto e il pavimento, solo il batterista nell'ombra guardava con sguardi cattivi; quei due danzavano bravi. Una nuova cassiera sostituiva la prima, questa qui aveva gli occhi da lupa e masticava caramelle allascane. Quella musica continuava, era una canzone che diceva e non diceva; l'orchestra si dondolava come un palmizio davanti a un mare venerato. Quei due sapevano a memoria dove volevano arrivare… Un quinto personaggio esito, prima di starnutire, poi si rifugio nel nulla… Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti... |
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from Paolo Conte - Paris Milonga (1987) | |||||
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from Paolo Conte - Paris Milonga (1987)
Ci va carattere e fisarmonica,
senso del brivido e solitudine per far musica, la grande musica con gli occhi a mandorla, e non si sa perch non si sa perch La vera musica, che sa far ridere e allimprovviso ti aiuta a piangere la grande musica frequenta lanima col buio inutile, e non si sa perch, e non si sa perche Quando ti guardano con gli occhi torbidi le donne dei tuoi amici e tu capisci e non capisci!?! Ma c la musica che tutto domina col buio inutile, e non si sa perch, e non si sa perche |
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from Paolo Conte - Paris Milonga (1987)
Qui, tutto il meglio e gia qui,
non ci sono parole per spiegare ed intuire e capire, Madeleine, e se mai ricordare… tanto, io capisco soltanto il tatto delle tue mani e la canzone perduta e ritrovata come un'altra, un'altra vita… Allons, Madeleine, certi gatti o certi uomini, svanti in una nebbia o in una tappezzeria, addio addio, mai piu ritorneranno, si sa, col tempo e il vento tutto vola via, tais-toi, tais-toi, tais-toi… Ma qualche volta e cosi che qualcuno e tornato sotto certe carezze… …e poi la strada inghiotte subito gli amanti, per piazze e ponti ciascuno se ne va, e se vuoi, laggiu li vedi ancora danzanti che piu che gente sembrano foulards… Ma tutto il meglio e gia qui, non ci sono parole… |
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from Paolo Conte - Paris Milonga (1987)
Lo so, lo so che questo non e cipria, e sorriso?
E si, che non e luce, e solo un attimo di gloria E riguarda me, che sono qui davanti a te sotto la pioggia Mentre tutto intorno e solamente pioggia e Francia? Chissa cosa possiamo dirci in fondo a questa luce? Quali parole, luce di pioggia e luce di conquista? Hum? lasciamo fare a questo albergo ormai cosi vicino, Cosi accogliente, dove va a morir d'amore la gente? Io e te, chissa qualcuno ci avra pure presentato? E abbiamo usato un taxi piu un telefono piu una piazza? Io e te, scaraventati dall'amore in una stanza, Mentre tutto intorno e pioggia, piggia, pioggia e Francia |
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from Paolo Conte - Paris Milonga (1987) | |||||
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from Paolo Conte - Paris Milonga (1987) | |||||
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from Paolo Conte - Paris Milonga (1987)
Via via
Vieni via di qui. Niente piu ti lega a questi luoghi Neanche questi fiori azzuri. Via via Neanche questo tempo grigio, pieno di musiche e di uomini che ti son piaciuti. It's wonderful It's wonderful It's wonderful Good luck my baby It's wonderful It's wonderful It's wonderful I dream of you Chips chips chips Du du du du du Ci bum ci bum bum Du du du du du Ci bum ci bum bum Du du du du du Via via Vieni via con me. Entra in questo amore buio Non perderti per niente al mondo Via via Non perderti per niente al mondo Lo spettacolo d'arte varia Di uno innamorato di te. It's wonderful It's wonderful It's wonderful Good luck my baby It's wonderful It's wonderful It's wonderful I dream of you Chips chips chips Du du du du du Ci bum ci bum bum Du du du du du Ci bum ci bum bum Du du du du du Via via Vieni via con me. Entra in questo amore buio Pieno di uomini. Via via Entra e fatti un bagno caldo C'e un accappatoio azzurro Fuori piove un mondo freddo. It's wonderful It's wonderful It's wonderful Good luck my baby It's wonderful It's wonderful It's wonderful I dream of you Chips chips chips Du du du du du Ci bum ci bum bum Du du du du du Ci bum ci bum bum Du du du du du |
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from Paolo Conte - Paolo Conte (1988)
Se hai fatto male, chi lo sa?
Sinceramente non lo so E poi ciascuno vive come puo A asciuga al sole la faccia stanca. Avanti avanti bionda Finche batte il cuor Tanto la vita e un bel fior. Avanti avanti sempre Fino all'ultimo Da sola danzi e canti ormai. Ormai Padrona certo sei di sorriso e pianto Di noia e batticuore? Hai gli occhi buoni per guardar Il mondo con l'intensita Di chi ha capito, e non ci pensa mai, Il gioco e il sonno di questa vita. Avanti avanti bionda Ecc. ecc. |
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from Paolo Conte - Paolo Conte (1988)
Se hai fatto male, chi lo sa?
Sinceramente non lo so E poi ciascuno vive come puo A asciuga al sole la faccia stanca. Avanti avanti bionda Finche batte il cuor Tanto la vita e un bel fior. Avanti avanti sempre Fino all'ultimo Da sola danzi e canti ormai. Ormai Padrona certo sei di sorriso e pianto Di noia e batticuore? Hai gli occhi buoni per guardar Il mondo con l'intensita Di chi ha capito, e non ci pensa mai, Il gioco e il sonno di questa vita. Avanti avanti bionda Ecc. ecc. |
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from Paolo Conte - Paolo Conte (1988) | |||||
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from Paolo Conte - Paolo Conte (1988)
Con quella faccia un po' cosi
quell'espressione un po' cosi che abbiamo noi prima di andare a Genova che ben sicuri mai non siamo che quel posto dove andiamo non c'inghiotte e non torniamo piu. Eppur parenti siamo un po' di quella gente che c'e li che in fondo in fondo e come noi, selvatica, ma che paura ci fa quel mare scuro che si muove anche di notte e non sta fermo mai. Genova per noi che stiamo in fondo alla campagna e abbiamo il sole in piazza rare volte e il resto e pioggia che ci bagna. Genova, dicevo, e un'idea come un'altra. Ah, la la la la la la Ma quella faccia un po' cosi quell'espressione un po' cosi che abbiamo noi mentre guardiamo Genova ed ogni volta l'annusiamo e circospetti ci muoviamo un po' randagi ci sentiamo noi. Macaia, scimmia di luce e di follia, foschia, pesci, Africa, sonno, nausea, fantasia... e intanto, nell'ombra dei loro armadi tengono lini e vecchie lavande lasciaci tornare ai nostri temporali Genova ha i giorni tutti uguali. In un'immobile campagna con la pioggia che ci bagna e i gamberoni rossi sono un sogno e il sole e un lampo giallo al parabrise... Con quella faccia un po' cosi quell'espressione un po' cosi che abbiamo noi che abbiamo visto Genova che ben sicuri mai non siamo che quel posto dove andiamo non c'inghiotte e non torniamo piu |
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from Paolo Conte - Paolo Conte (1988)
Dopo le mie vicissitudini
oggi ho ripreso con il mio bar dopo un periodo di solitudine il Mocambo ecco qui tutto in fior Ora convivo con unaaustriaca, abbiamo comorato un tinello marron ma la sera tra noi non c quasi dialogo io parlo male il tedesco, scusa, pardon, io non parlo il tedesco, scusami, pardon Il Curatore sembra un buon diavolo: oggi mi ha offerto anche un caff, mi ha poi sorriso dato che ero un pogi e siam rimasti l, chiusi in noi, sempre di pi e siam rimasti l, chiusi in noi, sempre di pi |
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from Paolo Conte - Paolo Conte (1988) | |||||
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from Paolo Conte - Paolo Conte (1988)
Lungo il viaggio
E anche noioso Arriviamo affaticati Le valigie son pesanti e i vestiti stropicciati Meno male Eccoci qua, in un albergo illuminato Una stanza c'e per noi Noi che abbiam tanto viaggiato So tutto Di questi posti ormai E il freddo so Di questa chiave in mano a me E ti prepari ad abitare Questa stanza come fosse Una casa E io che aspetto Mentre metti nei cassetti La tua roba e anche la mia E al di la della finestra C'e una luna strepitosa Che ci guarda con tristezza? Luna di marmellata per noi due Che abbiamo casa e figli tutti e due Ma abbiam sorriso senza alcun pudore All'idea di un ultimo amore |
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from Paolo Conte - Paolo Conte (1988) | |||||
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from Paolo Conte - Paolo Conte (1988) | |||||
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from Paolo Conte - Paolo Conte (1988)
Eccoli li, lungo le strade,
Come a cercare segrete plaghe. Le mogli a casa? sempre arrabbiate Per qualche ora le hanno ripudiate; Generalmente han sguardi buoni Sovente ingenui e un po' da bambinoni C'e sempre in loro un po'di dramma A capirli e solo la loro mamma. Pitori della domenica? Eccoli li, con gli occhi attenti, A radunare di se mille frammenti Dispersi in giro per l'eternita Da una particolare sensibilita? -Oggi vien male questo celeste. Ma no, e il ricordo delle tue, Delle tue tempeste - Cee sempre in loro un po'di scena Di amore e morte e un'altalena. |
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from Paolo Conte - Paolo Conte (1988) | |||||
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from Paolo Conte - Appunti Di Viaggio (1989)
C'e stato un attimo che tu
mi sei sembrato niente, stato quando la tua mano mia ha lasciato solo e inesistente, hai volteggiato e sei tornata qui, l'orchestra andata avanti e, poi, nessuno ha visto vieni E abbiamo ripreso a masticare questa vecchia rumba, ci siamo sorrisi e salutati e siamo rimasti in pista, e c'e sembrata sempre grande questa nostra danza mezza dolce e mezza armara e siamo rimasti in gara Dancing I ballerini che lo fanno un po per professione, un po per vera vocazione han passo di ossessione e sanno bene che lazzardo lieve come il leopardo e san che tutte le figure han mille stumature Se nel mio passo hai avvertito uninquietudine e un grande inchino, ero vicino a una citta lontana tutta di madreperla, argento, vento, ferro, fuoco e non trovavo qui nessuno per parlarne un poco Dancing Si sono sempre pi distratto e anche pi solo e finto e linquietudine e gli inchini fan di me un orango che si muove con la grazia di chi non convinto che la rumba sia soltanto unallegria del tango Dancing |
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3:44 | ||||
from Paolo Conte - Appunti Di Viaggio (1989)
Quelle bambine bionde
con quegli anellini alle orecchie tutte spose che partoriranno uomini grossi come alberi che quando cercherai di convincerli allora lo vedi che sono proprio di legno Diavolo rosso dimentica la strada vieni qui con noi a bere un'aranciata contro luce tutto il tempo se ne va... Guarda le notti piu alte di questo nord-ovest bardato di stelle e le piste dei carri gelate come gli sguardi dei francesi un valzer di vento e di paglia la morte contadine che risale le risaie e fa il verso delle rane e tutto ha arriva sulle aie bianche come le falciatrici di raccolto Voci dal sole altre voci, da questa campagna altri abissi di luci e di terra e di anima niente piu che il cavallo e il chinino e voci e bisbiglio d'albergo: amanti di pianura regine di corrieri e paracarri la loro, la loro discrezione antica e acqua e miele Diavolo rosso dimentica la strada vieni qui con noi a bere un'aranciata contro luce tutto il tempo se ne va Girano le lucciole nei cerchi della notte questo buio sa di fieno e di lontano e la canzone forse sa di ratafia |
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from Paolo Conte - Appunti Di Viaggio (1989) | |||||
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from Paolo Conte - Appunti Di Viaggio (1989) | |||||
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from Paolo Conte - Appunti Di Viaggio (1989)
Oltre le dolcezze dell'Harrys Bar
e le tenerezze di Zanzibar cera questra strada Oltre le illusioni di Timbuctu e le gambe lunghe di Babal cera questa strada Questa strada zitta che vola via come una farfalla, una nostalgia, nostalgia al gusto di curacao Forse un giorno meglio mi spieghero Et alors, Monsieur Hemingway, ca va? Et alors, Monsieur Hemingway, ca va mieux? |
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from Paolo Conte - Appunti Di Viaggio (1989) | |||||
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from Paolo Conte - Appunti Di Viaggio (1989)
Shoe shiner, sho shiner, shoe shiner,
Come back to my Chinatown I sing for you, shoe shiner I show a memorys clown I shoe a memorys clown Shoe shiner, sho shiner Come back to my Chinatown I sing for you, shoe shiner Chinatown, Chinatown! Guardando a orecchio si vede Shanghai in fondo ai viali di Vienna e la sua sagoma si accenna inconfondibile in mezzo al via-vai Tuo zio ti aspetta, raggiungilo quando ti guarda decifralo: tutto cinema, cinema, cinema ah, come back to my old Chinatown Ah, zio, zio, com, com spiega a vita, spiega com ah, zio, zio, com, com spiegami biene, spiega perch e piano piano si strotola di questo film la pellicola ah, zio, zio Come back to my Chinatown Ecco Duke Ellington, grade boxeur tutto vantagli e silenzi Ridi, selvaggio, ridi, ridi tra i gelsomini dell'Africa buia solo il nipote capisce lo zio non c bisogno di diterlo, sciusci, ti meriti un dollaro, Ah! Come back to my old Chinatown Ah, zio, zio, com, com spiega la vita, spiega perch ah, zio, zio com, com spiegami tutto, sppiega cos e intanto tutto si srotola come di un film la pellicola Ah! Zio, zio! |
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7:06 | ||||
from Paolo Conte - Appunti Di Viaggio (1989)
Pu darsi a un ristorante si stara
com gli occhi intorno cerchi non si sa fa niente, tanto un gioco che si fa stando soli, stanchi e forestiere, ma guardando fuori un paesaggio avrai e laggiu montagne languide, vedrai e sempre te ne invaghirai, grande amore e ancora tu le vorrai Nord, nord, nord mille e una notte laggiu luna nel viaggio tra le aquile Complesso questo aroma che hai il caffe, opaco e scintillante ma ormai in te tostata e tutta l'Africa e gli dei si divertono e ridono in fondo, in fondo agli occhi di lei Ad angoli e a spigoli sara voluta e constuita ogni citta e quadrata ogni nuvola sara e il cielo cupo lansia degli abissi avr e pi darsi a un ristorante si star con gli occhi intorno cerchi non si sa fa niente, questo un giocco che fan gli dei e si divertono, e ridono in fondo, in fondo agli occhi di lei |
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from French Kiss (프렌치 키스) by James Newton Howard [ost] (1995)
Via via
Vieni via di qui. Niente piu ti lega a questi luoghi Neanche questi fiori azzuri. Via via Neanche questo tempo grigio, pieno di musiche e di uomini che ti son piaciuti. It's wonderful It's wonderful It's wonderful Good luck my baby It's wonderful It's wonderful It's wonderful I dream of you Chips chips chips Du du du du du Ci bum ci bum bum Du du du du du Ci bum ci bum bum Du du du du du Via via Vieni via con me. Entra in questo amore buio Non perderti per niente al mondo Via via Non perderti per niente al mondo Lo spettacolo d'arte varia Di uno innamorato di te. It's wonderful It's wonderful It's wonderful Good luck my baby It's wonderful It's wonderful It's wonderful I dream of you Chips chips chips Du du du du du Ci bum ci bum bum Du du du du du Ci bum ci bum bum Du du du du du Via via Vieni via con me. Entra in questo amore buio Pieno di uomini. Via via Entra e fatti un bagno caldo C'e un accappatoio azzurro Fuori piove un mondo freddo. It's wonderful It's wonderful It's wonderful Good luck my baby It's wonderful It's wonderful It's wonderful I dream of you Chips chips chips Du du du du du Ci bum ci bum bum Du du du du du Ci bum ci bum bum Du du du du du |
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5:12 | ||||
from Paolo Conte - I Primi Tempi (1996)
Alle prese con una verde milonga
Il musicista si diverte e si estenua? e mi avrai, verde milonga che sei stata scritta per me, per la mia sensibilita, per le mie scarpe lucidate? per il mio tempo e per il mio gusto mi avrai, verde milonga inquieta che mi strappi un sorriso di tregua ad ogni accordo, mentre fai dannare le mie dita? ?io sono qui, sono venuto a suonare, sono venuto ad amare, e di nascosto a danzare? e ammesso che la milonga fosse una canzone, ebbene io l'ho svegliata e l'ho guidata ad un ritmo piu lento? cosi la milonga rivelava di se molto piu di quanto apparisse? la sua origine d'Africa, la sua eleganza di zebra, il suo essere di frontiera, una verde frontiera? una verde frontiera tra il suonare e l'amare, verde spettacolo in corsa da inseguire? da inseguiere sempre, da inseguire ancora, fino ai laghi biancchi del silenzio fin che Atahualpa[1] o qualque altro dio non ti dica: descansate nino, che continuo io? ?io sono qui, sono venuto a suonare, sono vinuto a danzare, e di nascosto ad amare? |
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3:39 | ||||
from Paolo Conte - I Primi Tempi (1996)
Se capiste con che sguardo lui ci guarda
mentre noi stiamo suonando e dal porto del suo cuore un bastimento nella sera prende il largo. Ha davvero dei begli occhi da aquilotto il nostro amico Angiolino e ogni volta ci regala un bel biscotto il nostro amico Angiolino. Il nostro amico Angiolino Ha una moglie tutta bionda e tutta bella il nostro amico Angiolino e ogni volta ci regala una frittella con le mele e con il vino. Noi suoniamo e suscitiamo sentimeni e i sentimenti se ne vanno a impigliarsi nei capelli tutti biondi della moglie di Angiolino. Il nostro amico Angiolino |
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from Paolo Conte - I Primi Tempi (1996)
Fara piacere un bel mazzo di rose
e anche il rumore che fa il cellophan ma una birra fa gola di piu in questo giorno appiccicoso di caucciu sono seduto in cima a un paracarro e sto pensando agli affari miei tra una moto e l'altra c'e un silenzio che descriverti non saprei. Oh, quanta strada nei miei sandali quanta ne avra fatta Bartali quel naso triste come una salita quegli occhi allegri da italiano in gita e i francesi ci rispettano e le palle ancora gli girano e tu mi fai dobbiamo andare al cinema e al cinema vacci tu. E tutto un complesso di cose che fa si che io mi fermi qui le donne a volte si sono scontrose o forse han voglia di far la pipi e tramonta questo giorno in arancione e si gonfia di ricordi che non sai mi piace restar qui sullo stradone impolverato se tu vuoi andare vai. Io sto qui aspetto Bartali scalpitando sui miei sandali da quella curva spuntera quel naso triste da italiano allegro tra i francesi che s'incazzano e i giornali che svolazzano c'e un po' di vento abbaia la campagna c'e un amore in fondo al blu tra i francesi che si incazzano e i giornali che svolazzano e tu mi fai dobbiamo andare al cinema e al cinema vacci tu. |
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from Paolo Conte - I Primi Tempi (1996)
Cercavo una donna
e ho trovato la commedia era da finire in braccio alle chitarre hawaiane che hanno cullato milioni di persone per tanti anni. Il mio viso si intontiva davanti al tuo parlare difficile cera da indossare subito una camicia hawaiana e sventolare contento davanti a un cielo primitivo Blue Haway a dream in a dream just Haway cream in cream Haway Haway blue and far away Si tu parlavi difficile come fa lEuropa quando piove e si rintana a dipingere le isole del sogno io non sapevo risponderti perch ascoltavo la pioggia. Blue Haway a dream in a dream just Haway cream in cream Haway Haway blue and far away |
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from Paolo Conte - I Primi Tempi (1996)
Due note ed il ritornello era gia nella pelle di quei due; il corpo di lei mandava vampate africane, lui sembrava un coccodrillo.
I sax spingevano a fondo come ciclisti gregari in fuga e la canzone andava avanti, sempre piu affondata nell'aria. Quei due continuavano; da lei saliva afrore di coloniali che giungevano a lui, come da una di quelle drogherie di una volta che tenevano la porta aperta davanti alla primavera. Qualcuno nei paraggi cominciava a starnutire; il ventilatore ronzava immenso dal soffitto, esausto, i sax ipnotizzati. Dai movimenti di lei si spandevano rumori di gomma e di vernice, da lui di cuoio; le luci saettavano sul volto pechinese della cassiera che fumava al mentolo, altri starnutivano senza malizia e la canzone andava elegante, l'orchestra era partita, decollava. I musicisti, un tutt'uno col soffitto e il pavimento, solo il batterista nell'ombra guardava con sguardi cattivi; quei due danzavano bravi. Una nuova cassiera sostituiva la prima, questa qui aveva gli occhi da lupa e masticava caramelle allascane. Quella musica continuava, era una canzone che diceva e non diceva; l'orchestra si dondolava come un palmizio davanti a un mare venerato. Quei due sapevano a memoria dove volevano arrivare… Un quinto personaggio esito, prima di starnutire, poi si rifugio nel nulla… Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti... |
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from Paolo Conte - I Primi Tempi (1996) | |||||
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from Paolo Conte - I Primi Tempi (1996)
Lampi
fuori nel buio temporale e lampi qui nel Teatro Comunale lampi sulle signore ingioiellate e lampi su legni e trombe lucidate... Io, che sono qui per rivederti, io, che sono qui per ritrovarti, io, che sono qui per adorarti, io, che non so un tubo di concerti... Viva la musica che ti va fin dentro all'anima che ti va... penso di credere che finiro sempre di vivere di te parapunzipunzipunzipum, parapunzipunzipunzipum ... Sul dal loggione io ti osservo bella che tuo marito ne e superbo... forse forse tu vuoi che io ci sia e aspetti di avere un lampo di follia... ma gia le luci sfumano nell'ombra ecco ti sei voltata, o almeno sembra... ma ora il buio cala e non rimane altro che l'incantesimo sublime. E allora ... viva la musica che ti va fin dentro all'anima che ti va... penso di credere che finiro sempre di vivere di te parapunzipunzipunzipum, parapunzipunzipunzipum |
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from Paolo Conte - I Primi Tempi (1996)
C'e stato un attimo che tu
mi sei sembrato niente, stato quando la tua mano mia ha lasciato solo e inesistente, hai volteggiato e sei tornata qui, l'orchestra andata avanti e, poi, nessuno ha visto vieni E abbiamo ripreso a masticare questa vecchia rumba, ci siamo sorrisi e salutati e siamo rimasti in pista, e c'e sembrata sempre grande questa nostra danza mezza dolce e mezza armara e siamo rimasti in gara Dancing I ballerini che lo fanno un po per professione, un po per vera vocazione han passo di ossessione e sanno bene che lazzardo lieve come il leopardo e san che tutte le figure han mille stumature Se nel mio passo hai avvertito uninquietudine e un grande inchino, ero vicino a una citta lontana tutta di madreperla, argento, vento, ferro, fuoco e non trovavo qui nessuno per parlarne un poco Dancing Si sono sempre pi distratto e anche pi solo e finto e linquietudine e gli inchini fan di me un orango che si muove con la grazia di chi non convinto che la rumba sia soltanto unallegria del tango Dancing |
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from Paolo Conte - I Primi Tempi (1996)
Quelle bambine bionde
con quegli anellini alle orecchie tutte spose che partoriranno uomini grossi come alberi che quando cercherai di convincerli allora lo vedi che sono proprio di legno Diavolo rosso dimentica la strada vieni qui con noi a bere un'aranciata contro luce tutto il tempo se ne va... Guarda le notti piu alte di questo nord-ovest bardato di stelle e le piste dei carri gelate come gli sguardi dei francesi un valzer di vento e di paglia la morte contadine che risale le risaie e fa il verso delle rane e tutto ha arriva sulle aie bianche come le falciatrici di raccolto Voci dal sole altre voci, da questa campagna altri abissi di luci e di terra e di anima niente piu che il cavallo e il chinino e voci e bisbiglio d'albergo: amanti di pianura regine di corrieri e paracarri la loro, la loro discrezione antica e acqua e miele Diavolo rosso dimentica la strada vieni qui con noi a bere un'aranciata contro luce tutto il tempo se ne va Girano le lucciole nei cerchi della notte questo buio sa di fieno e di lontano e la canzone forse sa di ratafia |
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from Paolo Conte - I Primi Tempi (1996) | |||||
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from Paolo Conte - I Primi Tempi (1996)
Oltre le dolcezze dell'Harrys Bar
e le tenerezze di Zanzibar cera questra strada Oltre le illusioni di Timbuctu e le gambe lunghe di Babal cera questa strada Questa strada zitta che vola via come una farfalla, una nostalgia, nostalgia al gusto di curacao Forse un giorno meglio mi spieghero Et alors, Monsieur Hemingway, ca va? Et alors, Monsieur Hemingway, ca va mieux? |
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from Paolo Conte - I Primi Tempi (1996)
La donna dalle chiome nere
cammina innanzi a me ed io seguo e guardo il belvedere ondeggiar davanti a me. Quand'ecco si alza un p di vento solo questione di un momento ma non me la scordo pi La giarrettiera rosa e chi l'ha vista ormai con la mente pi non riposa pensa alla dolce cosa la giarrettiera rosa chi la vede non Ia scorda pi! Batte, batte forte il cuor sul territorio dell'amor |
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from Paolo Conte - I Primi Tempi (1996)
Dopo le mie vicissitudini
oggi ho ripreso con il mio bar dopo un periodo di solitudine il Mocambo ecco qui tutto in fior Ora convivo con unaaustriaca, abbiamo comorato un tinello marron ma la sera tra noi non c quasi dialogo io parlo male il tedesco, scusa, pardon, io non parlo il tedesco, scusami, pardon Il Curatore sembra un buon diavolo: oggi mi ha offerto anche un caff, mi ha poi sorriso dato che ero un pogi e siam rimasti l, chiusi in noi, sempre di pi e siam rimasti l, chiusi in noi, sempre di pi |
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from Paolo Conte - I Primi Tempi (1996)
Ci va carattere e fisarmonica,
senso del brivido e solitudine per far musica, la grande musica con gli occhi a mandorla, e non si sa perch non si sa perch La vera musica, che sa far ridere e allimprovviso ti aiuta a piangere la grande musica frequenta lanima col buio inutile, e non si sa perch, e non si sa perche Quando ti guardano con gli occhi torbidi le donne dei tuoi amici e tu capisci e non capisci!?! Ma c la musica che tutto domina col buio inutile, e non si sa perch, e non si sa perche |
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from Paolo Conte - I Primi Tempi (1996)
Shoe shiner, sho shiner, shoe shiner,
Come back to my Chinatown I sing for you, shoe shiner I show a memorys clown I shoe a memorys clown Shoe shiner, sho shiner Come back to my Chinatown I sing for you, shoe shiner Chinatown, Chinatown! Guardando a orecchio si vede Shanghai in fondo ai viali di Vienna e la sua sagoma si accenna inconfondibile in mezzo al via-vai Tuo zio ti aspetta, raggiungilo quando ti guarda decifralo: tutto cinema, cinema, cinema ah, come back to my old Chinatown Ah, zio, zio, com, com spiega a vita, spiega com ah, zio, zio, com, com spiegami biene, spiega perch e piano piano si strotola di questo film la pellicola ah, zio, zio Come back to my Chinatown Ecco Duke Ellington, grade boxeur tutto vantagli e silenzi Ridi, selvaggio, ridi, ridi tra i gelsomini dell'Africa buia solo il nipote capisce lo zio non c bisogno di diterlo, sciusci, ti meriti un dollaro, Ah! Come back to my old Chinatown Ah, zio, zio, com, com spiega la vita, spiega perch ah, zio, zio com, com spiegami tutto, sppiega cos e intanto tutto si srotola come di un film la pellicola Ah! Zio, zio! |
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Il giorno tropicale era un sudario
davanti ai grattacieli era un sipario campa decentemente e intanto spera di essere prossimamente milionario L'uomo ch venuto da lontano ha la genialit di uno Schiaffino ma religiosamente tocca il pane e guarda le sue stelle uruguaiane. Ah Sudamerica E i ballerini aspettano su una gamba L'ultima carit di unaltra rumba Ah Sudamerica Era ancestrale il gesto tropicale, un arco dal sereno al fortunale, per dirti quanto grande la questione tra il danneggiato e lassicurazione. Si arrende il vento ai suoi capelli spessi di Dio ti dice che sta li a due passi ma mentre va indicando laltopiano le labbra fanno il verso dellaeroplano. Ah Sudamerica E i ballerini aspettano su una gamba lultima carit di unaltra rumba |
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Via via
Vieni via di qui. Niente piu ti lega a questi luoghi Neanche questi fiori azzuri. Via via Neanche questo tempo grigio, pieno di musiche e di uomini che ti son piaciuti. It's wonderful It's wonderful It's wonderful Good luck my baby It's wonderful It's wonderful It's wonderful I dream of you Chips chips chips Du du du du du Ci bum ci bum bum Du du du du du Ci bum ci bum bum Du du du du du Via via Vieni via con me. Entra in questo amore buio Non perderti per niente al mondo Via via Non perderti per niente al mondo Lo spettacolo d'arte varia Di uno innamorato di te. It's wonderful It's wonderful It's wonderful Good luck my baby It's wonderful It's wonderful It's wonderful I dream of you Chips chips chips Du du du du du Ci bum ci bum bum Du du du du du Ci bum ci bum bum Du du du du du Via via Vieni via con me. Entra in questo amore buio Pieno di uomini. Via via Entra e fatti un bagno caldo C'e un accappatoio azzurro Fuori piove un mondo freddo. It's wonderful It's wonderful It's wonderful Good luck my baby It's wonderful It's wonderful It's wonderful I dream of you Chips chips chips Du du du du du Ci bum ci bum bum Du du du du du Ci bum ci bum bum Du du du du du |
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Alle prese con una verde milonga
Il musicista si diverte e si estenua? e mi avrai, verde milonga che sei stata scritta per me, per la mia sensibilita, per le mie scarpe lucidate? per il mio tempo e per il mio gusto mi avrai, verde milonga inquieta che mi strappi un sorriso di tregua ad ogni accordo, mentre fai dannare le mie dita? ?io sono qui, sono venuto a suonare, sono venuto ad amare, e di nascosto a danzare? e ammesso che la milonga fosse una canzone, ebbene io l'ho svegliata e l'ho guidata ad un ritmo piu lento? cosi la milonga rivelava di se molto piu di quanto apparisse? la sua origine d'Africa, la sua eleganza di zebra, il suo essere di frontiera, una verde frontiera? una verde frontiera tra il suonare e l'amare, verde spettacolo in corsa da inseguire? da inseguiere sempre, da inseguire ancora, fino ai laghi biancchi del silenzio fin che Atahualpa[1] o qualque altro dio non ti dica: descansate nino, che continuo io? ?io sono qui, sono venuto a suonare, sono vinuto a danzare, e di nascosto ad amare? |
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from Paolo Conte - Paolo Conte (1996)
Fara piacere un bel mazzo di rose
e anche il rumore che fa il cellophan ma una birra fa gola di piu in questo giorno appiccicoso di caucciu sono seduto in cima a un paracarro e sto pensando agli affari miei tra una moto e l'altra c'e un silenzio che descriverti non saprei. Oh, quanta strada nei miei sandali quanta ne avra fatta Bartali quel naso triste come una salita quegli occhi allegri da italiano in gita e i francesi ci rispettano e le palle ancora gli girano e tu mi fai dobbiamo andare al cinema e al cinema vacci tu. E tutto un complesso di cose che fa si che io mi fermi qui le donne a volte si sono scontrose o forse han voglia di far la pipi e tramonta questo giorno in arancione e si gonfia di ricordi che non sai mi piace restar qui sullo stradone impolverato se tu vuoi andare vai. Io sto qui aspetto Bartali scalpitando sui miei sandali da quella curva spuntera quel naso triste da italiano allegro tra i francesi che s'incazzano e i giornali che svolazzano c'e un po' di vento abbaia la campagna c'e un amore in fondo al blu tra i francesi che si incazzano e i giornali che svolazzano e tu mi fai dobbiamo andare al cinema e al cinema vacci tu. |
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from Paolo Conte - Paolo Conte (1996)
Cercavo una donna
e ho trovato la commedia era da finire in braccio alle chitarre hawaiane che hanno cullato milioni di persone per tanti anni. Il mio viso si intontiva davanti al tuo parlare difficile cera da indossare subito una camicia hawaiana e sventolare contento davanti a un cielo primitivo Blue Haway a dream in a dream just Haway cream in cream Haway Haway blue and far away Si tu parlavi difficile come fa lEuropa quando piove e si rintana a dipingere le isole del sogno io non sapevo risponderti perch ascoltavo la pioggia. Blue Haway a dream in a dream just Haway cream in cream Haway Haway blue and far away |
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from Paolo Conte - Paolo Conte (1996)
Sul ritmo scuro di una danza
piena di sogni e di sapienza la donna accoglie i suoi ricordi anche i piu stupidi e balordi c'e in lei una specie di cielo un'acqua di naufragio, un volo dove giustifica e perdona tutta la vita mascalzona blu tango Parigi accoglie i suoi artisti pittori, mimi, musicisti offrendo a tutti quel che beve e quel fiume suo pieno di neve e la illusione di capire con l'arte il vivere e il morire su antichi applausi a fior di pelle di molte donne ancora molto belle blue tango Tra le ombre verdi di un bovindo gustando un'acqua al tamarindo l'uomo che ha niente da inventare prova a sognare, prova a sognare e prova gli attimi e le stelle e le fontane e le piastrelle e i bagni turchi e ogni altra stanza ma tutto ormai sventola e danza blue tango |
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from Paolo Conte - Paolo Conte (1996)
Due note ed il ritornello era gia nella pelle di quei due; il corpo di lei mandava vampate africane, lui sembrava un coccodrillo.
I sax spingevano a fondo come ciclisti gregari in fuga e la canzone andava avanti, sempre piu affondata nell'aria. Quei due continuavano; da lei saliva afrore di coloniali che giungevano a lui, come da una di quelle drogherie di una volta che tenevano la porta aperta davanti alla primavera. Qualcuno nei paraggi cominciava a starnutire; il ventilatore ronzava immenso dal soffitto, esausto, i sax ipnotizzati. Dai movimenti di lei si spandevano rumori di gomma e di vernice, da lui di cuoio; le luci saettavano sul volto pechinese della cassiera che fumava al mentolo, altri starnutivano senza malizia e la canzone andava elegante, l'orchestra era partita, decollava. I musicisti, un tutt'uno col soffitto e il pavimento, solo il batterista nell'ombra guardava con sguardi cattivi; quei due danzavano bravi. Una nuova cassiera sostituiva la prima, questa qui aveva gli occhi da lupa e masticava caramelle allascane. Quella musica continuava, era una canzone che diceva e non diceva; l'orchestra si dondolava come un palmizio davanti a un mare venerato. Quei due sapevano a memoria dove volevano arrivare… Un quinto personaggio esito, prima di starnutire, poi si rifugio nel nulla… Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti... |
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from Paolo Conte - Paolo Conte (1996)
Lampi
fuori nel buio temporale e lampi qui nel Teatro Comunale lampi sulle signore ingioiellate e lampi su legni e trombe lucidate... Io, che sono qui per rivederti, io, che sono qui per ritrovarti, io, che sono qui per adorarti, io, che non so un tubo di concerti... Viva la musica che ti va fin dentro all'anima che ti va... penso di credere che finiro sempre di vivere di te parapunzipunzipunzipum, parapunzipunzipunzipum ... Sul dal loggione io ti osservo bella che tuo marito ne e superbo... forse forse tu vuoi che io ci sia e aspetti di avere un lampo di follia... ma gia le luci sfumano nell'ombra ecco ti sei voltata, o almeno sembra... ma ora il buio cala e non rimane altro che l'incantesimo sublime. E allora ... viva la musica che ti va fin dentro all'anima che ti va... penso di credere che finiro sempre di vivere di te parapunzipunzipunzipum, parapunzipunzipunzipum |
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from Paolo Conte - Paolo Conte (1996)
Oltre le dolcezze dell'Harrys Bar
e le tenerezze di Zanzibar cera questra strada Oltre le illusioni di Timbuctu e le gambe lunghe di Babal cera questa strada Questa strada zitta che vola via come una farfalla, una nostalgia, nostalgia al gusto di curacao Forse un giorno meglio mi spieghero Et alors, Monsieur Hemingway, ca va? Et alors, Monsieur Hemingway, ca va mieux? |
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from Paolo Conte - Paolo Conte (1996) | |||||
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from Paolo Conte - Paolo Conte (1996)
Dopo le mie vicissitudini
oggi ho ripreso con il mio bar dopo un periodo di solitudine il Mocambo ecco qui tutto in fior Ora convivo con unaaustriaca, abbiamo comorato un tinello marron ma la sera tra noi non c quasi dialogo io parlo male il tedesco, scusa, pardon, io non parlo il tedesco, scusami, pardon Il Curatore sembra un buon diavolo: oggi mi ha offerto anche un caff, mi ha poi sorriso dato che ero un pogi e siam rimasti l, chiusi in noi, sempre di pi e siam rimasti l, chiusi in noi, sempre di pi |
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from Paolo Conte - Paolo Conte (1996)
Shoe shiner, sho shiner, shoe shiner,
Come back to my Chinatown I sing for you, shoe shiner I show a memorys clown I shoe a memorys clown Shoe shiner, sho shiner Come back to my Chinatown I sing for you, shoe shiner Chinatown, Chinatown! Guardando a orecchio si vede Shanghai in fondo ai viali di Vienna e la sua sagoma si accenna inconfondibile in mezzo al via-vai Tuo zio ti aspetta, raggiungilo quando ti guarda decifralo: tutto cinema, cinema, cinema ah, come back to my old Chinatown Ah, zio, zio, com, com spiega a vita, spiega com ah, zio, zio, com, com spiegami biene, spiega perch e piano piano si strotola di questo film la pellicola ah, zio, zio Come back to my Chinatown Ecco Duke Ellington, grade boxeur tutto vantagli e silenzi Ridi, selvaggio, ridi, ridi tra i gelsomini dell'Africa buia solo il nipote capisce lo zio non c bisogno di diterlo, sciusci, ti meriti un dollaro, Ah! Come back to my old Chinatown Ah, zio, zio, com, com spiega la vita, spiega perch ah, zio, zio com, com spiegami tutto, sppiega cos e intanto tutto si srotola come di un film la pellicola Ah! Zio, zio! |
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from Paolo Conte - Paolo Conte (1996)
Lungo il viaggio
E anche noioso Arriviamo affaticati Le valigie son pesanti e i vestiti stropicciati Meno male Eccoci qua, in un albergo illuminato Una stanza c'e per noi Noi che abbiam tanto viaggiato So tutto Di questi posti ormai E il freddo so Di questa chiave in mano a me E ti prepari ad abitare Questa stanza come fosse Una casa E io che aspetto Mentre metti nei cassetti La tua roba e anche la mia E al di la della finestra C'e una luna strepitosa Che ci guarda con tristezza? Luna di marmellata per noi due Che abbiamo casa e figli tutti e due Ma abbiam sorriso senza alcun pudore All'idea di un ultimo amore |
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from Paolo Conte - Paolo Conte (1996)
Lo so, lo so che questo non e cipria, e sorriso?
E si, che non e luce, e solo un attimo di gloria E riguarda me, che sono qui davanti a te sotto la pioggia Mentre tutto intorno e solamente pioggia e Francia? Chissa cosa possiamo dirci in fondo a questa luce? Quali parole, luce di pioggia e luce di conquista? Hum? lasciamo fare a questo albergo ormai cosi vicino, Cosi accogliente, dove va a morir d'amore la gente? Io e te, chissa qualcuno ci avra pure presentato? E abbiamo usato un taxi piu un telefono piu una piazza? Io e te, scaraventati dall'amore in una stanza, Mentre tutto intorno e pioggia, piggia, pioggia e Francia |
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from Paolo Conte - Paolo Conte (1996) | |||||
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Via via
Vieni via di qui. Niente piu ti lega a questi luoghi Neanche questi fiori azzuri. Via via Neanche questo tempo grigio, pieno di musiche e di uomini che ti son piaciuti. It's wonderful It's wonderful It's wonderful Good luck my baby It's wonderful It's wonderful It's wonderful I dream of you Chips chips chips Du du du du du Ci bum ci bum bum Du du du du du Ci bum ci bum bum Du du du du du Via via Vieni via con me. Entra in questo amore buio Non perderti per niente al mondo Via via Non perderti per niente al mondo Lo spettacolo d'arte varia Di uno innamorato di te. It's wonderful It's wonderful It's wonderful Good luck my baby It's wonderful It's wonderful It's wonderful I dream of you Chips chips chips Du du du du du Ci bum ci bum bum Du du du du du Ci bum ci bum bum Du du du du du Via via Vieni via con me. Entra in questo amore buio Pieno di uomini. Via via Entra e fatti un bagno caldo C'e un accappatoio azzurro Fuori piove un mondo freddo. It's wonderful It's wonderful It's wonderful Good luck my baby It's wonderful It's wonderful It's wonderful I dream of you Chips chips chips Du du du du du Ci bum ci bum bum Du du du du du Ci bum ci bum bum Du du du du du |
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from Paolo Conte - Un Gelato Al Limon (1996)
Se capiste con che sguardo lui ci guarda
mentre noi stiamo suonando e dal porto del suo cuore un bastimento nella sera prende il largo. Ha davvero dei begli occhi da aquilotto il nostro amico Angiolino e ogni volta ci regala un bel biscotto il nostro amico Angiolino. Il nostro amico Angiolino Ha una moglie tutta bionda e tutta bella il nostro amico Angiolino e ogni volta ci regala una frittella con le mele e con il vino. Noi suoniamo e suscitiamo sentimeni e i sentimenti se ne vanno a impigliarsi nei capelli tutti biondi della moglie di Angiolino. Il nostro amico Angiolino |
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from Paolo Conte - Un Gelato Al Limon (1996) | |||||
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from Paolo Conte - Un Gelato Al Limon (1996)
Fara piacere un bel mazzo di rose
e anche il rumore che fa il cellophan ma una birra fa gola di piu in questo giorno appiccicoso di caucciu sono seduto in cima a un paracarro e sto pensando agli affari miei tra una moto e l'altra c'e un silenzio che descriverti non saprei. Oh, quanta strada nei miei sandali quanta ne avra fatta Bartali quel naso triste come una salita quegli occhi allegri da italiano in gita e i francesi ci rispettano e le palle ancora gli girano e tu mi fai dobbiamo andare al cinema e al cinema vacci tu. E tutto un complesso di cose che fa si che io mi fermi qui le donne a volte si sono scontrose o forse han voglia di far la pipi e tramonta questo giorno in arancione e si gonfia di ricordi che non sai mi piace restar qui sullo stradone impolverato se tu vuoi andare vai. Io sto qui aspetto Bartali scalpitando sui miei sandali da quella curva spuntera quel naso triste da italiano allegro tra i francesi che s'incazzano e i giornali che svolazzano c'e un po' di vento abbaia la campagna c'e un amore in fondo al blu tra i francesi che si incazzano e i giornali che svolazzano e tu mi fai dobbiamo andare al cinema e al cinema vacci tu. |
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from Paolo Conte - Un Gelato Al Limon (1996)
Sul ritmo scuro di una danza
piena di sogni e di sapienza la donna accoglie i suoi ricordi anche i piu stupidi e balordi c'e in lei una specie di cielo un'acqua di naufragio, un volo dove giustifica e perdona tutta la vita mascalzona blu tango Parigi accoglie i suoi artisti pittori, mimi, musicisti offrendo a tutti quel che beve e quel fiume suo pieno di neve e la illusione di capire con l'arte il vivere e il morire su antichi applausi a fior di pelle di molte donne ancora molto belle blue tango Tra le ombre verdi di un bovindo gustando un'acqua al tamarindo l'uomo che ha niente da inventare prova a sognare, prova a sognare e prova gli attimi e le stelle e le fontane e le piastrelle e i bagni turchi e ogni altra stanza ma tutto ormai sventola e danza blue tango |
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from Paolo Conte - Un Gelato Al Limon (1996)
Lampi
fuori nel buio temporale e lampi qui nel Teatro Comunale lampi sulle signore ingioiellate e lampi su legni e trombe lucidate... Io, che sono qui per rivederti, io, che sono qui per ritrovarti, io, che sono qui per adorarti, io, che non so un tubo di concerti... Viva la musica che ti va fin dentro all'anima che ti va... penso di credere che finiro sempre di vivere di te parapunzipunzipunzipum, parapunzipunzipunzipum ... Sul dal loggione io ti osservo bella che tuo marito ne e superbo... forse forse tu vuoi che io ci sia e aspetti di avere un lampo di follia... ma gia le luci sfumano nell'ombra ecco ti sei voltata, o almeno sembra... ma ora il buio cala e non rimane altro che l'incantesimo sublime. E allora ... viva la musica che ti va fin dentro all'anima che ti va... penso di credere che finiro sempre di vivere di te parapunzipunzipunzipum, parapunzipunzipunzipum |
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from Paolo Conte - Un Gelato Al Limon (1996) | |||||
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from Paolo Conte - Un Gelato Al Limon (1996) | |||||
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from Paolo Conte - Un Gelato Al Limon (1996)
Il giorno tropicale era un sudario
davanti ai grattacieli era un sipario campa decentemente e intanto spera di essere prossimamente milionario L'uomo ch venuto da lontano ha la genialit di uno Schiaffino ma religiosamente tocca il pane e guarda le sue stelle uruguaiane. Ah Sudamerica E i ballerini aspettano su una gamba L'ultima carit di unaltra rumba Ah Sudamerica Era ancestrale il gesto tropicale, un arco dal sereno al fortunale, per dirti quanto grande la questione tra il danneggiato e lassicurazione. Si arrende il vento ai suoi capelli spessi di Dio ti dice che sta li a due passi ma mentre va indicando laltopiano le labbra fanno il verso dellaeroplano. Ah Sudamerica E i ballerini aspettano su una gamba lultima carit di unaltra rumba |
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from Paolo Conte - Un Gelato Al Limon (1996) | |||||
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from Paolo Conte - Un Gelato Al Limon (1996)
I segni delle mie fatiche e dei riguardi
Per la pieta domata in fondo a certi sguardi E i segni - amari - dei piaceri sopportati Tiepide docce li hanno lavati e cancellati Per restituiri ad una razza triste Cui s'appartiene e lo si sa: Siamo nudi e soli? Ma un uomo-camion vive ancora in me E ancora mille strade ti aprira In questo oceano di attimi sara Qui per te, qui per te. Un uomo-camion che ti portera Tra notti e ghiacci ti dondolera E la sua radiolina suonera Qui per te - e - e - e - e - e - E da quei viaggi avrai Una ruga in piu, ma anche un po'di sole? Da, da, da, da, da; E la sua radiolina suonera Qui per te, qui per te Puoi fargli compagnia se lo vuoi |
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from Paolo Conte - Tournee 2 (1998) | |||||
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from Paolo Conte - Tournee 2 (1998)
Chiamami adesso, si,
lo so che prima era… era piu facile… ma e adesso che ho bisogno io di farmi trovare, farmi trovare qui chiamami adesso che e piu buon il mio cuore… Dammi il tempo che tempo non sia Dammi un sogno che sonno non dia… Chiamami adesso che non ho piu niente da dire, ma voglio parlare lo stesso insieme a te voglio provare io a descrivermi… chiamami adesso che ho bisogno di te |
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from Paolo Conte - Tournee 2 (1998)
Lampi
fuori nel buio temporale e lampi qui nel Teatro Comunale lampi sulle signore ingioiellate e lampi su legni e trombe lucidate... Io, che sono qui per rivederti, io, che sono qui per ritrovarti, io, che sono qui per adorarti, io, che non so un tubo di concerti... Viva la musica che ti va fin dentro all'anima che ti va... penso di credere che finiro sempre di vivere di te parapunzipunzipunzipum, parapunzipunzipunzipum ... Sul dal loggione io ti osservo bella che tuo marito ne e superbo... forse forse tu vuoi che io ci sia e aspetti di avere un lampo di follia... ma gia le luci sfumano nell'ombra ecco ti sei voltata, o almeno sembra... ma ora il buio cala e non rimane altro che l'incantesimo sublime. E allora ... viva la musica che ti va fin dentro all'anima che ti va... penso di credere che finiro sempre di vivere di te parapunzipunzipunzipum, parapunzipunzipunzipum |
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from Paolo Conte - Tournee 2 (1998)
Solo in un silenzio penso a niente
e voglio solo te, padre emozionato ed entusiasta che ti specchi in me Solo contro niente mi accontento e non mi annoio mai, suono un bel saxofono d'argento e non mi sbaglio mai Ah, suono nel vuoto Ah, soffio nel fuoco Ho cercato per tutto il paradiso La quota dove sta il tuo sorriso Ah, voglio suonare Ah, e camminare Sto carcando per tutto il paradiso la guida che m'incontri il tuo sorriso |
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from Paolo Conte - Tournee 2 (1998)
Guarda, cade una matita
si rovescia anche il caffe lo sento che arriva lui nei paraggi, intorno, qui c'e Gong-oh, e arrivato Gong-oh Gong-oh, spirito lontano, vieni nella notte blu a far di me in mano tua un giocattolo Sto lavorando, e tardi e adesso arrivi tu, conversiamo…come faccio? Vuoi tu dirmelo? C'era una volta un bel linguaggio che mai piu ho parlato, non ti spiace ricordarmelo? Ci manca il pubblico, va bene, ma io e te siam due grandi artisti e insieme diam spettacolo, del tutto illogico, sillabico e per me e sensuale, invisibili, teorico Gon-oh, suonami ≪Harlem Congo≫, il fantasma di Chick Webb io dondolo, io gongolo, giocattolo E quasi l'alba… e fuori rosa adesso e il blu che silenzio.. un po'di sonno e un'elemosina, ho fatto tutto quello che hai voluto tu, in un grande viaggio indietro, un incantesimo Gong-oh, tornerai, tu, Gong-oh? Perche quando arrivi tu io rotolo, mi srotolo e mi arrotolo! |
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from Paolo Conte - Tournee 2 (1998)
Guardo una strada… io
non ne ho mai viste cosi e dove vada a finire non so dir da qui… il fondo e lucido e scuro di un nero gia blu… porta lontano, e sicuro, mai stato laggiu… Ah, quei bei giardini la non si vedranno piu… Guarda, il deserto e tatuano: leonesse e zulu, terra di grandi sbadigli e sonagli bantu… Il vento che tutto quanto sparire fara in un momento i giardini ci riportera… Si, quei bei giardini la li rivedremo qua… Giardini pensili: dondola il sogno che hai come una palma, un cespuglio, una cosa che vuoi… e vedi una strada dall'alto, la guardi laggiu, il fondo e lucido e scuro, di un nero gia blu |
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from Paolo Conte - Tournee 2 (1998)
Dir che ti penso
e un contrasenso perche sei sempre qui, si tra le mie dita come la vita che in un sorriso vivi Il treno va scomparira sulle sue ruote rotonde dietro alle nuvole bionde Io sono qua, rimango qua in quesa ruggine densa come qualcuno che pensa a un treno Tu dove vai? Con quei begli occhi che hai Ritornerai? Me l'hai promesso, lo sai Il treno va, scomparira dietro alle nuvole bionde |
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from Paolo Conte - Tournee 2 (1998) | |||||
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from Paolo Conte - Tournee 2 (1998)
E non sai piu quello che sei
E non sai dove vai Non ti ricordi quel che vuoi E pensi sempre e solo a lei, Che ti confonde e ti capisce, Donna dalle tua vita, E qui derisce e la guarisce, Donna che vive la tua vita. |
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from Paolo Conte - Tournee 2 (1998) | |||||
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from Paolo Conte - Tournee 2 (1998)
I've arms full of night
To lull a little leopard Silent soul through AlI these shining sorrows of life I am a world of caresses, Whispering and tenderness I am a special mistress Lovely house: I prepare for me a Mysterious bath, Melancholy water for a Barbarous queen To wash the weight of caresses Whispering and happiness Of other people on me Queen, queen of carved adjectives Queen of carved adjectives Queen of carved adjectives I'm alone tonight as a Legendary girl See out of the window This ordinary world With my legendary smile Of my legendary lips, I'm a legendary miss I walk naked into my Legendary spleen Dribbling all the ghosts Flying in my solitude See in my sweet-bitter eyes L'm a legendary call For some songwriter for dolls |
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from Paolo Conte - Tournee 2 (1998)
Lungo il viaggio
E anche noioso Arriviamo affaticati Le valigie son pesanti e i vestiti stropicciati Meno male Eccoci qua, in un albergo illuminato Una stanza c'e per noi Noi che abbiam tanto viaggiato So tutto Di questi posti ormai E il freddo so Di questa chiave in mano a me E ti prepari ad abitare Questa stanza come fosse Una casa E io che aspetto Mentre metti nei cassetti La tua roba e anche la mia E al di la della finestra C'e una luna strepitosa Che ci guarda con tristezza? Luna di marmellata per noi due Che abbiamo casa e figli tutti e due Ma abbiam sorriso senza alcun pudore All'idea di un ultimo amore |
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from Paolo Conte - Tournee 2 (1998)
Pu darsi a un ristorante si stara
com gli occhi intorno cerchi non si sa fa niente, tanto un gioco che si fa stando soli, stanchi e forestiere, ma guardando fuori un paesaggio avrai e laggiu montagne languide, vedrai e sempre te ne invaghirai, grande amore e ancora tu le vorrai Nord, nord, nord mille e una notte laggiu luna nel viaggio tra le aquile Complesso questo aroma che hai il caffe, opaco e scintillante ma ormai in te tostata e tutta l'Africa e gli dei si divertono e ridono in fondo, in fondo agli occhi di lei Ad angoli e a spigoli sara voluta e constuita ogni citta e quadrata ogni nuvola sara e il cielo cupo lansia degli abissi avr e pi darsi a un ristorante si star con gli occhi intorno cerchi non si sa fa niente, questo un giocco che fan gli dei e si divertono, e ridono in fondo, in fondo agli occhi di lei |
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from Paolo Conte - Tournee 2 (1998)
Ma questa notte vivro,
Una faccia saro che ride. Voglio godermela, si, tutta Questa felicita Ia notte m'inebriera E tutto sara scorrevole? E in piena luce verra Ia mia citta con me? Questa gente baIla Canta, ride e baIla Il buio e dimenticato L'oscuramento e finito E si baIla in tutte le citta Questa gente baIla Salta, ride e baIla Si e illuminata Milano, Si e illuminata Torino E si baIla in tutte le citta Ah, jamme, jamme, uaglione, 'cca non s'adduorme nisciuno, Embe, e una grande novita! |
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from Paolo Conte - Tournee 2 (1998)
Dicono che quei cieli siano adatti
al cavalli e che le strade siano polvere di palcoscenico Dicono che nelle case donne pallide sopra la vecchia Singer cuciano gli spolverini di percalle, abiti che contro il vento stiano tesi e tutto il resto siano balle, vecchio lavoro da cinesi eh eh Dicono che quella vecchia canzoncina dellottocento fa sorridere in un dolce sogno certe bambole tutte trafitte da una freccia indiana, ricordi del secolo prima, roba di unepoca lontana, epoca intravista nel bagliore bianco che spara il lampo di magnesio sul rosso folle del manganesio.. eh eh Indacato era il silenzio e il Grande Spirito, che rellentava la brina, scacciava i corvi dalla collina come una vecchia cuoca in una cucina sgrida i fantasmi del buongustai in una lenta cantilena Lasciamo stare, lasciamo perdere, lasciamo andare non lo sappiamo doveravamo in quel mattino da vedere eh eh Doveravamo mai in quel mattino quando correva il novecento le grandi gare di mocassino lass, sui palcoscenico pleistocenico, sullaltopiano preistorico prima vulcanico e poi galvanico dicono che sia tutta una vaniglia, una grande battaglia, una forte meraviglia eh eh Galvanizzato il vento spalancava tutti i garages e liberava grossi motori entusiamati la paglia volteggiava nellaria gialla pi su del regno delle aquile dove laereo scintilla laereo scintillava come gli occhi del ragazzi che, randagi, lo guardavano tra i rami del ciliegi eheh |
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from Paolo Conte - Tournee 2 (1998)
Vita d'artista…
come l'ho vista… ho detto: questa e la mia… ma cosa resta?… tutto inventato, e regalato a chi?… ma…? Ti frusti il corpo col fiore di un bel ricordo cosi… l'amore di un giorno ha deciso gia di allontanarsi di qua… che decadenza la realta… che differenza un giorno fa… per quel che vale… e un fatto mio… e chiudo gli occhi all'oblio |
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from Paolo Conte - Tournee 2 (1998)
Dal lungomare di qualche paese francese
Trafiggendo con gli occhi gli azzurri Guardava laggiu I'ho visto, guardava a sinistra una nebbia velata L'ho visto, guardava Sanremo lontana e italiana Con sotto le scarpe silenzi di alta montagna E dietro le spalle guizzanti chitarre di Spagna Silenzio, bambino, sta zitto non ridere o piangere Sta bravo, bambino, che qui sto parlando di Amilcare. Con lui c'era Bigi, i lunghi capelli suoi candidi Lisciati dal vento come onde atlantiche, elastiche, Con l'aria di due che hanno trovato qualcosa, Volevo abbracciarli ma non mi veniva una scusa Poi in quel confuso viavai come in un'autopista Mi sono sfuggiti e di colpo li ho persi di vista Sta zitto, bambino, silenzio non piangere o ridere Sta bravo, bambino, che qui parlo sempre di Amilcare. Andavo a caccia di artisti anche menefreghisti, Artisti comunque, artisti ovunque e comunque, Un po' meglio di questi poeti di oggi qualunque Aedi del vuoto invocato e non mai esplorato. Cercavano uno per farsi contare una storia Che fosse inventata o infuocata da antica memoria Bambino, non devi toccare, giocare o anche fingere Che questa qui, vedi, bambino e roba di Amilcare. |
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from Paolo Conte - Tournee 2 (1998)
Giura che mai
rinnegherai il Dio del fango, dell'habanera e del fandango, giurami… giurami… giura che mai tu passerai ad altre danze, come si passa in altre stanze… va… c'e gente che ti acclama e brama… su, va'… Ah, ma non cadere in braccio al mondo, il tuo mondo e qua… Sono fatali le distanze e le scommesse, ma… schiava del gusto che da, tu sei la celebrita… Giura che mai rinuncerai alla tua fama, che fa di te al Politeama la regina dei cuor… Giura che avrai un po' di posto nel tuo cuore per questo tuo commendatore… Ah, giura che mai cancellerai con l'acquaragia quella vernice-oro che indugia sul tuo corpo genial… danza per noi il ballo dei tuoi sette veli, facci arrivare ai sette cieli… schiava! |
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from Paolo Conte - Tournee 2 (1998)
Si accende, risplende, s'incendia
E rimane in aria La vampa sorride, e Nel cielo buio e si stampa? Il popolo applaude e ringrazia Quel poco che sa Di Cina, di Buda, ma i cani Gli scappano gia? Sijmadicandhapagiee? Qualcuno e un meccanico, Un altro da li mi manda a farmi aggiustare il volante E non mi domanda Ne soldi, ne grazie ne niente Che tanto di la Si vede la branda occupata Dal sonno che ha? Sijmadicandhapagiee? In fine pochissimo importa Se la qualche donna Ha presso alle stelle Una musica che no dara A nessuno Il permesso di un ballo con lei, E gente per cui le arti Stan nei musei? Sijmadicandhapagiee? |
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from Paolo Conte - Tournee 2 (1998)
Io e te senza parlare
Sono qui con te sempre piu solo sento crescere tutta l'estraneita di due messi li in un brutto tinello marron Non parlo no, scusa pardon Quando parli tu e per giudicar e la mia disgrazia per rinfacciar siccome so gia le banalita che ami tu mi chiudo in me sempre di piu io sono quello che aveva il Mocambo, un piccolo bar sempre stato ignorante ma sono un bell'uomo e poi… so anche trattare sono sempre elegante e tu che hai studiato disprezzi il mio mondo e anche me e mi guardi adesso con la fredda ironia mentre mi sto insegnando e tento una via e amara sei sempre di piu ... Oggi il Curatore mi ha offerto un caffe era megilo di quello fatto da me e lui ha sorriso mi ha visto che ero un po giu e si e chiuso in se sempre di piu. |